C’è voglia di rock in casa Immaginifica. Dopo Stereokimono, Finisterre e Maschera di Cera, Franz Di Cioccio gioca a sorpresa la carta Sinestesia, giovane band triestina capitanata dall’ottimo vocalist Ricky De Vito.
«La percezione simultanea di due sensi è un fenomeno psichico chiamato “sinestesia”. Quando due sensi interagiscono tra loro, si creano sensazioni nuove: un colore diventa “caldo”, un suono “metallico”. Sinestesia è il nome scelto da cinque musicisti, pronti ad affascinare il popolo degli “immaginatori” con la loro musica, potente come il rock e sognante come il progressive». E rock + progressive è infatti la ricetta che la band scodella nei quasi sessanta minuti di questo debut album, complessivamente molto positivo.
Gli ascoltatori “prog” apprezzeranno sicuramente l’assenza di eccessive esasperazioni metal e le aperture melodiche di brani come la riuscitissima The End?, oltre ai pregevoli arrangiamenti delle tastiere di Alberto Bravin. Gli ascoltatori “rock” saranno appagati dalla potente doppia cassa di Paolo Marchesich e dalle sequenze più serrate e up to speed. Ma c’è qualcosa di più. Quando cala il ritmo, la band dimostra di sapere costruire atmosfere suggestive, avvicinandosi sorprendentemente all’ultima PFM di Stati di Immaginazione.
I dodici minuti di Immune, dove scorrono riferimenti a Toto, Frankie Goes To Hollywood, Marillion e Tears for Fears sono rivelatori e dimostrano che per fare prog metal in Italia non è per forza necessario imitare i Dream Theater. Potere della sinestesia? La sensazione è che i ragazzi sappiano bene chi sono Rush, Yes e Genesis, e il loro sia davvero un tentativo cosciente di contribuire ad aggiornare un genere. Indubbiamente c’è ancora del lavoro da fare, ma le prospettive sembrano rosee.
Paolo Carnelli www.wonderoustories.it
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Ricky: Voce Alby: Tastiere Roby: Chitarra Alex: Basso Paolo: Batteria
Anno: 2007 Label: Immaginifica Genere: Rock
Tracklist: 01. Rush 02. The End? 03. Mankind's Addiction 04. Immune 05. Aquarium 06. Bastet 07. Little Witch 08. Venus
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