Scritto da Andrea Marchegiani Mercoledì 27 Luglio 2011 19:09 Letto : 2462 volte
Un turbinio, insomma, di sensazioni ed emozioni che la propria musica è in grado di dar vita, sempre caratterizzati da scorrevolezza, senza mai inerpicarsi in percorsi accidentati, ma sempre molto dolci. La scarna presenza della sezione ritmica (o comunque molto accennata), una delle particolarità di questo disco, rientra infatti in questo aspetto. Parlare di psichedelia non è propriamente corretto, o comunque riduttivo. Sicuramente la world music e l'etno-jazz danno un loro importante contributo a questo disco, come ad esempio si nota molto bene nel connubio tra percussioni e suono elettronico ambient in "Di Nuovo Quiete" ed in "Il Senso delle Cose" in cui troviamo invece anche elementi di stampo jazz. Materia e Memoria è un disco sicuramente apprezzabile per la ricchezza cromatica e la capacità di farsi ascoltare con inebriante scorrevolezza, in grado inoltre di contenere in sé molteplici facce sonore, tra cui la sperimentazione sonora e la musica etnica. Personalmente trovo molta vicinanza con la ricerca sonora del progetto di The Redundant Rocker con un profilo però più etereo e mediterraneo. 70/100
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Salvo Lazzara: Chitarre, Oud, Basso, Loop & Samples Anno: 2011 |