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Banco del Mutuo Soccorso
Greggio e Pericoloso

Non particolarmente avvincente, a dirla tutta, il Banco degli anni '80, totalmente castrato di sonorità prog, interamente proteso verso un pop plastico e asciutto. E' con "Capolinea" che il combo romano prende la nuova, criticabile direzione, un live, paradossalmente, che invece di chiudere l'epopea prog la demolisce impietosamente prendendo una direzione trasversale poco coraggiosa, per non dire piatta. Arrangiamenti sterili castrano i classici della band di ogni sfumatura immaginifica, declassando, giusto per fare una manciata di esempi, "Il ragno" e "R.I.P." ad operette da balera, e comprimendo il pathos di "750.000 anni fa…l’amore?" ad un breve estratto che ha il sapore della irrispettosa incompletezza. 
E' l'anticipo dell'indirizzo disimpegnato che sarà presente in "Urgentissimo" (e, a seguire, in "Buone notizie", "Banco", "...E via"), un pop peraltro inidoneo a scalare le classifiche (fatti salvi i pezzi "Moby Dick" e "Lontano da", comunque incapaci di conseguire risultati strabilianti). 
"Greggio e Pericoloso", che raccoglie i brani composti per la mini-serie RAI andata in onda nell'autunno del 1981 (ma che vennero registrati l'anno precedente, poco prima della pubblicazione di "Urgentissimo"), fa capire a tutti cosa sarebbe potuto essere e cosa non è invece stato: liberi di sonorizzare una pellicola senza alcuna compressione operata dalle bieche logiche di mercato, scevri dalle catene imposte dai dati delle classifiche, i fratelli Nocenzi si lasciano andare alla pura creatività compositiva, supportati dal desiderio dei tre colleghi (manca per ovvie ragioni Francesco Di Giacomo ma si aggiunge il percussionista Karl Potter), di sperimentare anche a livello esecutivo/interpretativo.
Se si escludono alcune eccezioni estetiche (sostanzialmente riconducibili ad un suono di tastiere non propriamente avvincente, già adottato anche nel citato "Capolinea"), il lavoro è figlio degli anni degli anni '70, e si evidenzia quale opera in cui viene manifestata la rara capacità di operare quasi in forma anarchica (come dimostra, tra le altre, la traccia interamente dedicata all'assolo di Potter), con l'abile recupero di sfumature e intelaiature tipiche del genere progressivo, non mancando, peraltro, di incursionare, pur occasionalmente, anche i generi jazz, sperimentale e funk.





Rodolfo Maltese: chitarra
Vittorio Nocenzi: tastiere
Gianni Nocenzi - pianoforte elettrico, sintetizzatore
Gianni Colajacomo - basso, chitarra acustica
Pierluigi Calderoni - batteria, piatti, percussioni
Karl Potter - percussioni

Anno: 2024
Label: AMS
Genere: Progressive Rock

tracklist
1. Main Title (5:24)
2. Seq. 2 (3:50)
3. Seq. 3 (2:57)
4. Seq. 4 (4:35)
5. Seq. 5 (2:56)
6. Seq. 6 (3:02)
7. Seq. 7 (3:16)
8. Seq. 8 (2:39)
9. Seq. 9 (2:52)
10. Seq. 10 (4:23)
11. Seq. 11 (3:52)
12. Seq. 12 (2:31)

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