Home Recensioni Album Pat Metheny Trio - Live at Estival Jazz - Lugano, Switzerland, July 9th 2004

Pat Metheny Trio
Live at Estival Jazz
Lugano, Switzerland, July 9th 2004


Non un bootleg in senso stretto, ma certamente un disco non ufficiale, questo nuovo lavoro attribuito al Pat Metheny Trio risalente al 2003. 
Quale la differenza tra i due? Il secondo si sostanzia generalmente in una soundboard, esecuzione sulla quale gli artisti esecutori hanno perso i diritti, firmando la cessione degli stessi a favore di canali televisi o radiofonici, festival o rassegne. Un esempio lampante in tal senso, sempre parlando di Pat Metheny, è il famoso concerto da egli tenuto il 28 gennaio 1983, al Palais Des Congres di Cannes, unitamente ad altri artisti (The Heath Brothers, Dave BrubeckB.B. King), edito nel tempo in tutte le salse da svariate label minori e commercializzato bellamente ovunque, proprio in ragione della sua natura sostanzialmente legale, pur caratterizzata da una esclusione dei diritti (di natura contrattuale) a sfavore di tutti gli artisti coinvolti.
Il bootleg, invece, è un'esecuzione illegale (catturata furtivamente se eseguita dal vivo, letteralmente rubata, qualora concepita in studio), commercializzata altrettanto illecitamente.

Orbene, così chiarita la natura di questa registrazione dal vivo, vanno doverosamente spese parole in ordine alla formazione coinvolta.
Prima di tutto, il
Pat Metheny Trio non è mai esistito veramente.
Nel 2000, attribuiti al solo chitarrista, sono usciti due lavori, "Trio 99→00" e "Trio→Live", il primo in studio (che permise a Metheny di traguardare il Grammy Award per il miglior assolo strumentale jazz nel brano "(Go) Get It"), il secondo dal vivo (nel quale riprendeva anche pezzi della sua carriera solista e con il Pat Metheny Group), con una formazione che includeva Larry Grenadier al basso e Bill Stewart alla batteria. Questo trio venne costituito dal jazzista dopo la pubblicazione di altri lavori solisti o incisi con altri artisti ("A Map of the World" e "Jim Hall & Pat Metheny", entrambi del 1999, "Like Minds", dell'anno precedente, registrato assieme a Gary Burton, Chick Corea, Roy Haynes e Dave Holland), prima della pubblicazione di "Speaking of Now", penultimo album del Pat Metheny Group.
La formazione sopra enunciata non venne più ricostituita dal chitarrista, pur suonando egli, in tempi successivi, con altre formazioni triangolari.
Detto ciò, questo disco - riportando una esecuzione live del 2003 - viene oggi attribuito al Pat Metheny Trio in maniera del tutto pretestuosa, atteso che quel progetto si considera definitivamente concluso nel 2000. A testimonianza di ciò, la formazione qui impegnata è
diversa, vedendo la presenza di Christian McBride al basso e Antonio Sanchez alla batteria. In tal senso, più che il proseguimento del Trio, questo organico può essere considerato l'archetipo del progetto "Day Trip", poi sublimato dal live "Tokyo Day Trip", lavori entrambi concretizzati dal medesimo organico nel 2008. A ben vedere, infatti, i brani "Number 10" e "Number 13", altro non sono che versioni embrionali (e dilatate) di "Let's Move" e "Day Trip", pezzi che verranno poi inclusi nel primo dei due lavori discografici sopra citati.
Determinata la natura di questa band, va detto che questo doppio cd era stato già commercializzato nel 2021, ma soltanto in Giappone, dalla label Hi Hat, specializzata in soundboard (di questa etichetta, abbiamo recensito l'ottimo cofanetto "Live In The '70s"), con il titolo "Estival Jazz Lugano 2003", sempre attribuito al fantomatico Trio (la copertina è quella collocata nella colonna di destra). La sola differenza tra le due edizioni afferisce ad una diversa ripartizione dei brani tra i due cd: "Always & Forever" e "Number 10", infatti, sono collocati ora nel primo, ora nel secondo cd a seconda del titolo analizzato (il secondo pezzo, peraltro, è nominato "Number 3" nella precedente edizione).
Entrando maggiormente nel merito - tenendo presente che la qualità audio è discreta, quella esecutiva è ottima e che il cd è sublimato da libretto interno e confezione gatefold digipack apribile in tre parti - preme segnalare la meravigliosa versione di "Question & Answer", estesa ad oltre ventidue minuti, mentre è cassato, a modesto parare di chi scrive, l'improbabile medley che vede com
pressi in soli 7 minuti ben 5 brani di retaggio assai diverso tra loro, pur trasposti in chiave acustica dal solo Metheny ("Phase Dance", "Minuano 6/8", "September 15th", "First Circle", "This Is Not America"): non si capisce quale sia la motivazione sottesa alla scelta di condensare in un medley per sola chitarra brani in origine non concepiti nella forma acustica, ignorando i tanti pezzi a sua firma, nati in questa specifica veste.
Concludendo, il disco è consigliato ai completisti del jazzista americano: chi dovesse a lui avvicinarsi per la prima volta, è invitato ad attenzionare titoli ufficiali, decisamente meglio confezionati.


Si ringrazia Roberto Cangioli per il contributo fornito in ordine alla tracklist.








Pat Metheny: guitar
Christian McBride: bass
Antonio Sanchez
: drums

Anno: 2023
Label: Floating World
Genere: Jazz

tracklist
Last Train Home - 6:14
Song For The Boys - 4:51
Medley - 6:47
- Phase Dance
- Minuano 6/8
- September 15th 
- First Circle
- This Is Not America
Into The Dream - 5:50
So May It Secretly Begin - 6:12
Number 13 - 11:47
Always & Forever - 7:19
Number 10 - 7:24
James - 8:40
Lone Jack - 9:50
Lonely Woman - 8:10
Question & Answer - 22:23




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