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Ne esce fuori un'opera perfettamente in bilico tra stand-up comedy e monologo a vocazione riflessiva ed intimistica, ma sempre con direzione protesa alla risata, che rappresenta l'occasione di fare il punto su quanto vissuto fino ad oggi, ma offre anche il pretesto per soffermarsi su alcuni paradossi e stranezze dell'epoca attuale: gli assurdi commenti delle persone sui social; le ansie del vissuto quotidiano; il rapporto padre-figlio; il ruolo di figure centrali nella società odierna, come le badanti, i medici, i politici. Tra citazioni colte ed altre un tantino più terra terra (tra queste, preme quantomeno segnalare, da un lato, il colto lascito di Giacomo Leopardi e Dante Alighieri, dall'altro talune uscite certamente meno accademiche, ma ormai leggendarie, di Matteo Renzi e Matteo Salvini), passando per un uso assolutamente appropriato e contestualizzato del turpiloquio (ci si riferisce alle parole più comunemente usate nel quotidiano), Hendel naviga per tutto il tempo in un contesto ironico, spingendosi spesso, e pesantemente, verso l'autoironia di stampo vagamente autoindulgente. Tematiche interessanti ed attuali, quelle affrontate in questo spettacolo, la cui trattazione è sublimata da una piena padronanza del palco e da una gestione piuttosto esemplare del pubblico romano, anche quando quest'ultimo si incunea arditamente nel monologo del toscano, lanciando imbeccate e/o rievocando ricordi lontani nel tempo. Al riguardo, e si giunge all'ennesimo complimento, ci è piaciuto il garbo palesato dall'attore nella gestione di queste simpatiche invadenze, necessariamente bucando la quarta parete ma senza mai risultare invasivo e/o inopportuno. La recensione si riferisce alla rappresentazione dell'11 marzo 2023. |
Paolo Hendel |
La giovinezza è sopravvalutata
Roma, Teatro Vittoria, dal 07 al 12 marzo 2023
Scritto da Gianluca Livi Domenica 12 Marzo 2023 09:14 Letto : 727 volte
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