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Da questo complesso 2011 appena terminato ci giunge il terzo album dei portoghesi
Haven Denied, intitolato
Illusions (Between Truth and Lie) ed introdotto da una copertina che raffigura un palazzo antico, probabilmente una chiesa (in questo caso il termine “palazzo” andrebbe inteso con un doppio significato, almeno a giudicare dai titoli delle canzoni del gruppo, visto che non abbiamo a disposizione i testi), illuminato da una luce proveniente dalle nuvole sovrastanti.
Il CD, che dura circa quarantacinque minuti, si apre con i due brani mid-tempo “
Our Lives Are Gone”, potente nell’avvio e nel finale e “
Are You Really a Man?” nel quale la batteria si mette in particolare evidenza; segue il breve e veloce “
Ego Crisis” in cui la sezione ritmica si pone nuovamente in rilievo. Si continua con l’inizio soffuso di “
Of Illusions We Will Die” che in seguito si fa più duro prima di rallentare nuovamente nel finale e con il cadenzato “
Fathers of the Same Son”. Tocca poi al veloce “
Mind Rapists” ed al rilassante “
Deadly Memories” che utilizza le doppie voci in sottofondo; dopo il breve assalto sonoro “
You Used to Like” ed il ruvido mid-tempo “
Times of Waste”, il breve strumentale “
Terminus” chiude l’album con le sue atmosfere effettate.
Una buona produzione ci permette di ascoltare un energico metalcore che verte su una solida base tecnica sfoggiata costantemente negli assoli e nelle ritmiche da musicisti validi; il cantante è molto versatile, visto che utilizza la voce recitata alternandola a quella pulita ed a qualche sporadico scream, che però appare gettato qua e là soltanto per tener buoni gli ascoltatori più tradizionali, dato che più di una volta vengono utilizzate metriche rap a nostro parere eccessive anche in un ambito poco tradizionale come quello espresso nell’album in questione. E’ verissimo che, quando possibile, la musica deve anche trasportare un messaggio, ma nel caso degli
Haven Denied le originali premesse iniziali sfociano ben presto in un ascolto che in alcuni tratti diventa addirittura fastidioso, tanto da lasciar preferire le parti strumentali. Consigliamo questo disco esclusivamente agli appassionati di metalcore e dei suoni moderni, ma nello stesso tempo raccomandiamo ai metallari più tradizionali, a qualsiasi settore facciano riferimento, di starne ben lontani.
65/100
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Luis Cerqueira: Voce Henrique Pinto: Chitarra solista Miguel Silva: Chitarra e cori Simao Vilaverde: Basso Ricardo Caldas: Batteria
Anno: 2011 Label: SG Records Genere: Metalcore
Tracklist: 01. Our Lives Are Gone 02. Are You Really a Man? 03. Ego Crisis 04. Of Illusions We Will Die 05. Fathers of the Same Son 06. Mind Rapists 07. Deadly Memories 08. You Used to Like 09. Times of Waste 10. Terminus
   

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