Scritto da Salvatore Siragusa Venerdì 21 Novembre 2008 16:20 Letto : 3153 volte
Molte le citazioni facilmente rintracciabli lungo le 6 tracce, oltre ovviamente alle band abitualmente frequentate dai componenti i Karmakanic e quindi oltre ai già citati Flower Kings, troviamo i Tangent ma anche richiami più vintage a band come Yes o Pink Floyd o più moderni come Dream Theater o Spock's Beard. Jonas Reingold ha potuto dar sfogo a tutta la propria abilità compositiva dando vita a brani ricchi di tecnicismo in cui non mancano assoli di grandissimo spessore tecnico ed emotivo, la chitarra di Krister Jonsson e le tastiere di Lalle Larsson ( con Tomas Bodin e Andy Tillson come guests ) non si pongono certo il problema di contenere la propria "esuberanza", sbizzarrendosi e volando su scale sempre complesse ed impegnative ma altrettanto sicuramente d'effetto, tutto ciò mantenendo nel complesso una partitura melodica facilmente assimilabile, dove è sopratutto la voce di Göran Edman a regalare i momenti ed i passaggi che più facilmente restano impressi nella mente. Il riffing, nei momenti di accompagnamento e sopratutto la sezione ritmica dello stesso Jonas Reingold col suo basso e Zoltan Csörsz alla batteria, regalano intensità e fantasia, garantendo con ricchi ed adeguati cambi di tempo un sorprendente e vivace dinamismo. Un ottima registrazione ed un ottima produzione, curata fin nei minimi dettagli sonori fanno poi da complemento e completamento direi indispensabile al tutto. Una citazione a parte merita uno degli ospiti di questo lavoro, l'ottimo Theo Travis, il lettore me lo conceda ma sono un fan di Theo; musicista, usando un termine mutuato dal calcio, capace di "fare reparto da solo"; il suo sax è assolutamente in grado di elevare un brano dalla normalità al regno del sontuoso e del mirabile e molti sono i passaggi su Who's the boss in the factory ? in cui Theo ci regala momenti di grande impatto emotivo, Two blocks from the edge", gioiellino incastonato a metà dell'album, giusto per citarne uno. Who's the boss in the factory ? è quindi un album spensierato, fresco che però non fa assolutamente mai mancare all'ascoltatore la bontà tecnica dei musicisti e sopratutto la ricchezza delle loro composizioni, ottima release quindi che convince appieno e che risulta piacevolmente godibile sia al cultore delle sonorità Progressive in tutte le sue più variegate sfaccettature, classiche, hard o jazzate, che all'ascoltatore che intende approcciarsi per la prima volta a questo tipo di sonorità, con un album si completo e ricco ma non astruso ed impegnativo. 78/100
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Jonas Reingold: Basso Anno: 2008 |