Concerto totalmente improvvisato, come Terry Bozzio tiene particolarmente a sottolineare, ieri sera al Live Club di Trezzo: la musica (2 lunghe “sessioni” di una quarantina di minuti ciascuna) fluisce direttamente da “ciò che sappiamo a proposito della musica”. E ciò che questi quattro signori sanno davvero non è poco, trattandosi niente meno che di Allan Holdsworth (senza ombra di dubbio il più grande chitarrista elettrico “improvvisatore” del mondo), Terry Bozzio, Tony Levin e Pat Mastelotto (metà dei King Crimson, per dire…..). Certo, non tutti alla fine risulteranno dare un contributo paritario alla serata, comunque estremamente interessante e sofisticata. Il concerto si gioca essenzialmente intorno ai due maestosi set di batteria di Mastelotto e, soprattutto, di Bozzio, che includono drum machines, percussioni etniche (specialmente dall’estremo oriente), addirittura un glockenspiel, oltre agli ormai celeberrimi tom “accordati” proprio di Bozzio, i quali anzi avranno una parte assolutamente di primo piano nelle sue improvvisazioni “tematiche”. Perché, come il fu-batterista di Zappa ripete in un’intervista, “sono educato alla creazione di melodie” ancorché per mezzo delle pelli intonate dei tamburi, e questo sarà uno dei motivi dominanti per tutta la serata. Certo, un’ora e mezza di improvvisazione contiene in se stessa il rischio di qualche pesantezza e di qualche momento di “stasi”, necessaria alla ricerca di un nuovo stimolo creativo che guidi tutti alla costruzione di una nuova idea, di una nuova atmosfera, ma l’operazione risulta decisamente riuscita grazie soprattutto alla grande “saggezza” dei quattro musicisti, anche questa rimarcata da Bozzio, unico oratore della serata, che infatti sanno dosare con la sapienza di chi cesella musica da tutta la vita le idee e gli interventi, contribuendo a un’evoluzione molto naturale delle atmosfere. E infatti è soprattutto la successione di atmosfere differenti e intelligentemente contrastanti che viene proposta nel corso del concerto, con momenti estremamente rarefatti in cui si lascia spazio al maliconico contrabbasso elettrico di Levin, cui si contrappongono furenti improvvisazioni ritmiche dei due batteristi, particolarmente una nella seconda metà della serata, che fanno letteralmente sparire altri celeberrimi “drum duet”, in un fuoco continuo e creativo di contrattempi che trovano le proprie radici nelle culture percussive di tutto il pianeta. In primo piano per tutta la serata quindi i due batteristi, con i loro approcci quasi opposti, le numerosissime percussioni di Bozzio, che cantano spesso melodie ritmiche assolutamente chiare e riconoscibili, mescolate ai suoni etnici di tutto il mondo, e quelle molto più hi-tech e “urbane” di Mastelotto, con numerosi pad elettronici dedicati alla distorsione ed alla estremizzazione di tutto quanto di percussivo sia stato fatto in occidente, oltre alle drum machines da cui quest’ultimo attinge loop scuri, ossessivi e “metropolitani” di grande fascino. Levin come sempre contribuisce con note profondissime e granitiche, prediligendo l’uso dello stick, che d’altro canto ben si sposa alla struttura della musica proprio per la sua natura fortemente percussiva. Holdsworth risulta curiosamente in ombra (colpevole forse anche un volume un po’ troppo contenuto ed un suono eccessivamente carico di riverbero), impegnato prevalentemente nella costruzione di intricatissimi quanto affascinanti pad di grandissima atmosfera e ricercatezza armonica, che d’altro canto sono da sempre uno dei suoi tanti marchi di fabbrica, ma mancando un po’ di quella carica rock che emergeva nei suoi dischi degli anni 80. Certo, vederlo di nuovo armato della Steinberger faceva presagire una maggior presenza delle sue torrenziali improvvisazioni distorte, a metà tra il rock più aggressivo e John Coltrane. In ogni caso va dato atto ai quattro di aver dato vita a un concerto difficile, a tratti ostico ma di raro rigore musicale, fatto quanto mai raro oggi. In questo senso appare doppiamente notevole il ringraziamento finale al pubblico di Terry Bozzio: “grazie per averci permesso questo, questa sera”…
Allan Holdsworth: Chitarra
Terry Bozzio: Batteria
Tony Levin: Upright Bass, basso, Chapman Stick
Pat Mastelotto: Batteria, percussioni
Data: 18/04/2010
Luogo: Trezzo sull'Adda - Live Club
Genere: Jazz/Rock