La data al Rock in Roma del 29 luglio 2022 di Simone Panetti e Diego Naska (al secolo Diego Caterbetti) è stata aperta da Testacoda (vero nome Lorenzo Maiocchi), giovane artista emergente dal grande potenziale. Sebbene la mancanza di tempo non gli abbia concesso di eseguire una performance completa, è riuscito con alcuni dei suoi pezzi - fra i quali preme segnalare "Colla" e "Svegliami" - ad offire una performance caratterizzata da una giusta nota di allegria e malinconia, peraltro vincendo anche la sua innata timidezza. A seguire, è giunto il tanto acclamato Simone Panetti, che ha regalato al pubblico una grande esibizione, attingendo a piene mani dal suo primo e per ora unico album "Profondo Rosa", caratterizzato da una moltitudine di brani carichi ed adrenalinici con l'aggiunta di alcuni momenti quieti e mesti. "Ti Odio" ha dato inizio all'evento, scaldando gli animi con grande foga. Passando ad una tonalità di emozioni certamente più dolci e melodiche, tipiche di un pezzo come "Sei La Mia Tortura", è stata poi la volta di "Morirei", tipizzata da tratti del tutto analoghi. L'iconica "Su Di Te" è stata capace di scuotere ancor di più gli animi del pubblico: si tratta di un brano dalla forza estasiante, inno goliardico rappresentativo dello stesso artista, il quale ha poi rivelato il nome della sua canzone preferita, "Giulia", dedicata all'omonima ragazza, peraltro presente tra gli spettatori: canzone decisamente più lenta e poetica, si identifica come un commovente grido d'amore per la sua amata. Vi è stato poi un momento di simpatica e fiera interattività con il pubblico, nel quale l'artista ha concesso ad una ragazza di salire sul palco e di cantare in concomitanza con lui "Cagami Cagna", in una chiave decisamente molto leggera ma dalla forte espressività emotiva. Subito dopo, quasi in maniera impercettibile, una figura nascosta e misteriosa è sopraggiunta sul palco, distruggendo con veemenza una pianola. Questa figura si rivelerà poi essere nientemeno che Diego Naska che, con tale entrata, ha voluto tributare i grandi precursori del grunge e del punk, di cui l'attuale artista incarna i canoni e veste le sembianze. Nonostante il caldo debutto sul palco, Naska ha comunque deciso di passare ad un brano, "Spezzami il Cuore", dedicato all'amore non corrisposto e all'elegia che ne consegue, poi seguito dal movimentato "California", pezzo che vuole esprimere il rifiuto, il senso di disagio e di repulsione che si ha nel vivere in un luogo nel quale non ci si sente compatibili. Con "Non Ditelo ai Miei", di stampo assolutamente più giovanile, l'esibizione ha poi ripreso tutte le caratteristiche più mansuete e nubilose già assunte in precedenza con "Settembre" e "Tu Che Ne Sai". Il momento parossistico, nonché culmine del concerto, è avvenuto con "Cara Buongiorno", brano caotico eseguito da ambo gli artisti, che è stato capace di incendiare e di far esplodere ancora una volta gli astanti, prevalentemente costituiti da una grande moltitudine di giovani alternativi, innamorati e seguaci del duo, con i quali viene condiviso un rapporto, se non di (quasi) amicizia, quantomeno di grandissima complicità, sia per ciò che riguarda gli ideali di fondo, sia con attenzione al modus comportamentale. Unica nota negativa, a fine concerto, l'attesa vana da parte di una manciata di affezionati, tra cui chi scrive: nessuno dei due artisti si è presentato, e ciò nonostante le rassicurazioni di un genitore, presente all'evento, che confermava con convinzione la presenza di entrambi, di lì a poco. |
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