Si dice che “L’abito non fa il monaco” ma, notando com’è vestito di nero Chris Agnoletto sulla cover del suo debutto, stavolta l’eccezione al vecchio adagio c’è. Perché nero è il colore indossato dal sound e dai contenuti in cui allignano, però, anche fonti ispirative luminose ed illuminanti, come se la fulgida scuola cantautorale non fosse mai degenerata in insulsa commercialità. L’artista foggiano (ma, ormai, di casa a Treviso) si presenta con “Sono ancora qui”, dall’impatto severo e drammatico con aspetti di gothic-rock, mentre “Basta così” lambisce confini rap à la Frankie Hi-nrg ma con sfoghi più acidi e marcati. “Canzone per un amico” e “Filastrocca nera” sono oscuri episodi che ondeggiano tra stesure di chitarra, tastiere, cori mistici e rime autoritarie in una evanescenza sospensiva. Nella lunga track-list si pesca un trittico di invettive preziose: infatti, “Come siamo bravi”, “Il mondo è morto” e “Your life is in your hands” sono, rispettivamente, espressioni abrasive verso i burattinai del Potere, la rassegnazione di popolo che ingolla tutto recitando passivamente il suo “de profundis” e, ribadendo il dogma che “tutto è nelle tue mani”, ci sbatte in faccia un mega-coro di anime palesemente incline alla filosofia abbracciata. Gli sfoghi di Chris anelano urgenze reattive e, benché nelle liriche si avverta più fiele che miele, operare un risveglio di coscienza è obiettivo da perseguire insistentemente, tralasciando vacue lamentele, di fronte alla velata dittatura subita. “Allo specchio” riflette l’invito a ponderare bilanci personali senza additare nessuno, in quanto non ci sono scusanti: siamo il riassunto del nostro agire. Fermamente convinto che, oggigiorno, è un “Sopravvivere controvento”, attacca le difficoltà che s’incontrano anche con la tagliente ed amara “Parola d’ordine: uccidere!”, in cui trovare gocce di miele nel vivere è diventata impresa titanica e chimerica. Insomma, la formula oscura di Agnoletto è diretta a mitragliare le coscienze assopite, puntando il mirino per un’ora abbondante. Forse, una ventina di minuti in meno avrebbe condensato meglio l’ascolto tutto d’un fiato ma resta, comunque, un’opera fruttuosa di altruistiche intenzioni salvifiche, che danno la concreta certezza che c’è ancora qualcuno, come Chris, disposto a lottare per non gettare mai la spugna. Year: 2018
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