I Secret Tales si formano nel 2012 per volere di Roby Tav (tastiere) e della cantante Tiziana Radis. L’inserimento del chitarrista/bassista Giancarlo Gabbanella e la collaborazione di artisti gravitanti nell’orbita Black widow records ( che rilascia l’album ) come il bassista Enio Nicolini (The black), il chitarrista Andrea Cardellino (sempre The black) e del batterista Gianluca Bracciale ( L’impero delle ombre) fanno si che ogni tassello sia al proprio posto per la pubblicazione de “L’antico regno”, album di debutto.
Album concept, suddiviso in 13 tracce, mai troppo lunghe, il lavoro ha tra i protagonisti assoluti la voce di Tiziana Radis, ora declamatoria, ora sofferta, ora incisiva e penetrante, versatile e mai sopra le righe. Pronta a passare con disinvoltura dalle atmosfere gotiche ed inquietanti a quelle bizzarre e divertenti, secondo le necessità della storia. “Stargate” apre l’album con chitarra elettrica, cori e una batteria compatta e quasi militare. Con “Il menestrello” entriamo in punta di piedi in una corte medievale con “armi” adatte: liuto, voce avvolgente , atmosfera misteriosa ed arcana. “L’antico regno” porta un’impennata decisa al sound non lontano dal metal con tastiere di contorno e begli inserti di chitarra. “Il giullare” è un brano interlocutorio, sempre ben condotto dalla voce della Radis, ma nel complesso abbastanza canonico malgrado un bel guitar-solo sul finale. Cupa e gotica “In Faust-o Goblin”, molto suadente “Il canto delle sirene” con una bella introduzione acustica e i vocalizzi della Radis in un finale in crescendo. “Rex introduxit puella”, cantata o, meglio, recitata in latino, mantiene le atmosfere dark così tipiche del gruppo mentre , introdotta dalla chitarra acustica e dalla voce suadente della Radis ci accarezza lievemente “Princelfa”, dalle cadenze spiccatamente folk. Dai sentori heavy, invece, “L’unicorno lucente”, anch’essa cupa ed ossessiva. “Tornano le fate” insiste negli aspetti misteriosi ed oscuri non solo grazie ai ripetuti cori, ma anche per le ritmiche opprimenti che la colorano. “Le tre (streghe fate aliene) “ accentua, se possibile queste ambientazioni tormentate ed ipnotiche con buoni riscontri anche strumentali grazie a sapienti “soli” di chitarra elettrica. “Ancient history” si apre con le note del flauto (l’ospite Cristina Allram) che alleggeriscono non poco la tensione accumulata sin qui: la voce (Il testo stavolta è in inglese), la chitarra pizzicata, ancora il flauto compongono un bel bozzetto, a cui l’elettrica dona qualche accento sparso qua e là prima di un finale “classico”. Come da titolo, “Saluto del cantore” chiude l’album: il taglio rinascimentale del brano, per voce e liuto, sigilla la storia che si era aperta con un altro brano dal sapore simile (“Il menestrello”). Un album non semplice ma, nel suo insieme, abbastanza riuscito. Certamente non un album per tutti (ma quale lavoro lo è…), ma se amate le sonorità che spesso accompagnano le produzioni Black widow o se, più nello specifico, i Fiaba, i Dunwich, i Goblin o gli “oscuri” italiani dei seventies , beh i Secret tales non vi deluderanno. 70/100
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Tiziana Radis : voce, cori, chitarra, liuto, arciliuto, bodhran, percussioni Anno: 2015 |