Secondo album per i Pellicans, band reggae italiana che esce per l’etichetta indipendente Lady Lovely, creata da Ru Catania, ex chitarrista degli Africa Unite.
I Pellicans cercano di non affondare le proprie radici nel solo classico reggae giamaicano, la loro ispirazione è più il reggae del regno Unito degli anni ’70 ed ’80, ma ampliarlo e sconfinare anche verso la soul music, la dance, indie e pop. Sono passati due anni dal precedente “Lunapark Underground” e Dancing Boys ne è degno successore. Per i Pellicans una cosa molto importante è la libertà d’espressione, sia musicalmente, ovvero di ampliare gli orizzonti del reggae e sia attraverso i testi, apertamente rivolte a tematiche gay e lesbo ed il tutto esce fuori con spontaneità e naturalezza.
I brani sono piacevoli a partire dalla title track, per proseguire con ”Vampire”, brano solare e pieno di ritmiche e con un ottimo refrain e con “He Cannot Handle It” le ritmiche rallentano la loro corsa riuscendo a dare al brano un senso di tranquillità che sfocia nel dub della successiva “But He Can Dub It”. Altre tracce da segnalare sono “A Last Gaze Of My Dad”, brano molto più incentrato sulla musica e “A Word Up There”, singolo già uscito alla fine dello scorso anno e che potrebbe essere una colonna sonora spensierata di quest’estate appena iniziata. Se amate il reggae e non solo, provate a scoprire questa band, sicuramente ne rimarrete affascinati.
68/100
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Roberto Pretto: Voce Giovanna Rostagno: Voce Samuele Pigoni: Chitarra Simone Pavan: Chitarra Paolo Rovara: Basso Pietro Bertot: Batteria e percussioni
Anno: 2013 Label: Lady Lovely/Audioglobe Genere: Reggae
Tracklist: 1.Dancing Boy 2.Vampire 3.He Cannot Handle It 4.But He Can Dub It 5.A Last Gaze Of My Dad 6.A Word Up There 7.Short Circuit 8.Short Dub 9.Turmoil 10.It’s Raining 11.Move On
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