Anticipato dai singoli "Sweet Alberta" e "Josh Brolin" (dal nome dell'attore che nel noto film "Non è un Paese per Vecchi" interpretò il reduce dal Vietnam Llewelyn Moss), "Cowpunk!" è il titolo dell'album d'esordio dei nostrani MaveriX. Sin dall'ascollto delle prime tracce, appare palese lo scopo del trio meneghino, ovvero quello di divertire e rasserenare con il loro punk disincantato, derivativo dallo stile dei Green Day ("2022 (When Septembers Ends)" non lascia adito ad alcun dubbio), quì sapientemente miscelato con il Country/Western e il Rockabilly in una sorta di singolare ed efficace crossover. Nove i brani proposti per la durata di circa mezz'ora che ti inducono a ballare e, perchè no, anche a pogare con le esplosive "Cigars & Guns" e "To the Alps", canticchiando i ritornelli che hanno il pregio di entrarti con facilità in testa per non andare più via. La componente Country/Western la si riscontra soprattuto in pezzi come "The Saddest of the Bar" , "Spaghetti Hymn" e "House in the Mountains". Il sound è unico e diretto nella sua disarmante semplicità. L'alchimia sonora del tutto particolare contenuta in Cowpunk! è tanto originale quanto coinvolgente: un complimento migliore a questa coraggiosa band credo proprio che non si possa fare. Il disco potrebbe trovare proseliti sia tra gli estimatori del Punk più easy e sia tra gli amanti dei Country/Western e del Rockabilly, perchè questo strano connubio è riuscitissimo e non presenta momenti di criticità. Ragazzi, buona la prima! |
Matteo Bonini: Bass & Backing Vocals
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