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Noa
Bologna, 28 Ottobre 2014

Bologna, 28 Ottobre 2014 - Teatro Duse 

Un abito nero ricamato e sfrangiato, i piedi nudi ed un sorriso gioioso: così appare Noa sul palco del Teatro Duse di Bologna martedì 28 ottobre 2014, in formazione quartettistica con l'inseparabile chitarrista e arrangiatore Gil Dor, il giovane contrabbassista Adam Ben Ezra e il suo maestro di percussioni e collaboratore di lunga data, il percussionista Gadi Seri.

Con uno spettacolo nuovo quasi interamente in acustico, Noa offre un concerto eterogeneo, permeato di sapori jazzistici e rimandi continui alle tradizioni musicali yemenite ed ebraiche per poi tornare al cantautorato e fino a spingersi in ironiche incursioni nel belcanto e ad omaggiare Pat Metheny con un testo su musiche del celebre chitarrista statunitense.

Un’artista a tutto tondo, cantante capace di sonorità nasali tipiche delle sue origini orientali e di agilità virtuosistiche degne di attenzione, che denotano cura e rispetto di un innegabile dono naturale.

Affiancata e valorizzata da strumentisti d’eccezione, a ciascuno dei quali è riservato uno spazio solistico strumentale e che mostrano un’accurata armonizzazione delle voci nei cori di rinforzo dell’artista, Noa si sposta spesso dalla posizione centrale del palco per raggiungere le percussioni, con le quali cerca e trova un dialogo ritmico divertito con il suo maestro alla batteria.

La cantante presenta i brani leggendo in un buon italiano e con voce suadente, che giunge allo spettatore come una carezza dell’anima.

Passione, raffinatezza delle movenze e dei melismi, gioia e tenera malinconia si alternano, ora in totale sintonia con il bravissimo Dor che l’accompagna respirando all’unisono con lei, ora in un turbinio di suoni e danze orientaleggianti sostenuti da una sezione ritmica di tutto rispetto.

Un'artista nata in Israele ha davanti due strade: aggirare le vicende politiche o affrontarle di petto. Noa percorre con coraggio la seconda, diventando una sorta di ambasciatrice per quanti nel suo paese condividono le sue proposte di dialogo, comprensione e pacificazione.
Brani come "Shalom, shalom" testimoniano il sogno tenacemente perseguito di un mondo guidato da gentilezza, compassione, generosità, empatia, condivisione, creatività, rispetto e amore. Un mondo in cui il "noi" diventa molto più importante ed in grado di soppiantare definitivamente il primato dell'"io". L'arte di Noa non è una piattaforma tesa a veicolare specifiche posizioni politiche. Risulta piuttosto uno studio della complessità delle diverse convinzioni e una indagine del continuo mutamento dello spirito umano.

Un quartetto affiatato, preparato e generoso: numerosi i bis, divertente il coinvolgimento del pubblico e commovente l’omaggio finale alla canzone napoletana.
Un concerto che lascia una sensazione di arricchimento profondo, a dimostrazione che la  “Love Medicine” che dà il titolo all’ultimo lavoro in studio di Noa martedì sera al Duse è stata distribuita a piene mani, dalla prima nota al bagno di folla cui tutti i musicisti si sono concessi con piacere.

 


Noa: Voce e percussioni
Gil Dor: Chitarre
Adam Ben-Ezra: Contrabbasso
Gadi Seri: Percussioni

Data: 28/10/2014
Luogo: Bologna - Teatro Duse
Genere: World Music

 

 


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