
Grande successo per la tappa marchigiana dello spettacolo “Incanti”, che ha letteralmente stregato un pubblico variegato e affollato, trasportandolo in un mondo onirico in cui illusione e teatro si sono fusi alla perfezione.
Andrea Rizzolini, celebre mentalista italiano, nonché autore, regista e voce narrante di Incanti, ha aperto il magico show con una delle più famose citazioni shakespeariane -“Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni”-, invitando il pubblico a riflettere sul concetto di sogno, evento tanto reale quanto immaginario. Ed è proprio a partire da questa dicotomia che si sviluppa l’intera rappresentazione e il teatro diventa il luogo perfetto per esplorare il confine tra realtà e immaginazione, per illudere, meravigliare e incantare. Non ci troviamo ad assistere al solito spettacolo di magia, in cui i conigli escono magicamente dai cilindri o le donne vengono “tagliate” in due, ma l’atmosfera che si respira è raffinata e sognante. Prendendo spunto dall’arte drammaturgica di grandi autori come Shakespeare, Goethe, Pirandello e De Filippo, sul palco si sono esibiti sei tra gli artisti più premiati del panorama illusionistico italiano e nelle loro performance hanno portato se stessi, alternando momenti di eleganza ad attimi di sana comicità, il tutto avvolto sempre da un alone di mistero e stupore. Si comincia con l’esibizione di Dario Adiletta che, come un antico sciamano, “balla” la danza della pioggia, facendo librare l’acqua in aria come se fosse una leggera farfalla in volo. Piero Venesia mescola illusionismo, comicità e mimo rompendo la quarta parete e coinvolgendo attivamente una bimba del pubblico. Anche Niccolò Fontana, campione italiano di magia 2018, chiama sul palco una spettatrice per realizzare il suo numero di illusione e riflessione. Nella performance di Francesco Della Bona la percezione della realtà viene messa in discussione e il pubblico finisce per ritrovarsi in una dimensione nella quale il tempo scorre a una velocità del tutto nuova. Musica e magia, invece, sono gli ingredienti principali dell’esibizione di Filiberto Selvi. Andrea Rizzolini, infine, stupisce gli spettatori con le sue doti di mentalista, riuscendo a leggere i loro pensieri e ad entrare nel profondo dei loro sogni e incubi. Lo spettacolo, iniziato poco dopo le 21, ha mantenuto alta l’attenzione della sala del Teatro Palariviera per quasi due ore, ricevendo molti applausi e nessun segno di noia, a dimostrazione di quanto il talento, la gentilezza (mostrata anche nella disponibilità a concedere foto a fine serata) e l’impegno siano essenziali per il successo.
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INCANTI Sei illusionisti, sei visioni artistiche, un'unica aspirazione: incantarti!

Un intrigante viaggio al confine tra realtà e finzione, un incontro unico tra illusionismo contemporaneo, drammaturgia e magia. INCANTI torna nei teatri dopo gli applausi della scorsa stagione e promette di meravigliare ancora una volta il pubblico con numeri inediti e nuovi interrogativi sull’incanto, sulla sua vera natura e sull’importanza di saperlo coltivare nelle nostre vite. Il tour (qui i biglietti: https://incantishow.com/events/) parte il 28 febbraio da Gallipoli, prosegue il 2 marzo a Bari, dal 7 al 9 marzo a Napoli, l’11 marzo ad Ancona, il 13 marzo a San Benedetto del Tronto, il 15 marzo a Ferrara, il 23 marzo a Varese, dal 28 al 30 marzo a Milano, il 4 aprile ad Alessandria, il 6 aprile a Montecatini, dall’11 al 13 aprile a Bologna, il 16 aprile a Genova e si chiude a Roma dal 18 al 20 aprile. Scritto e diretto dal campione italiano di mentalismo Andrea Rizzolini e prodotto da Officine dell’Incanto, lo show riunisce sul palco sei dei più giovani e premiati illusionisti italiani under 30, sei personalità artistiche dal background e abilità diverse. Accanto a Rizzolini – che interpreta il narratore dello spettacolo e lascia a bocca aperta il pubblico indovinandone i sogni con una manciata di indizi - ecco alternarsi sul palco Dario Adiletta, uno sciamano capace di dominare l’acqua; Piero Venesia, il personaggio “fantozziano” perseguitato da una nuvola; e Francesco Della Bona con la sua capacità di controllare il tempo. Ancora, Niccolò Fontana regala la vita a un automa apparentemente inerte, mentre Filiberto Selvi rivisita la storia di Re Mida interpretando un romantico violinista di strada che cerca di vivere della sua musica. Incanti 2025 è una nuova versione 2.0 dello spettacolo con nuovi testi, illusioni inedite, più interazione con il pubblico e una scenografia “magica” disegnata da Laura Benzi. Shakespeare, Goethe e De Filippo sono tra gli autori che ispirano la drammaturgia di questo show, che intreccia sul palco un costante dialogo tra teatro e illusionismo per portare in scena l’importanza di preservare la bellezza e la magia, la capacità di meravigliarci di ciò che troppo spesso diamo per scontato. Tornando a lavorare sullo spettacolo ci siamo resi conto che la riflessione sull’incanto era il pretesto per indagare il ruolo che ha assunto figura del mago all’interno della storia del teatro: spiega Andrea Rizzolini. Abbiamo di fronte autori che sono dei veri e propri incantatori (da in-cantare, “entrare in un canto”) capaci di fare entrare il loro pubblico in una realtà parallela grazie alle loro storie, nello stesso modo in cui i maghi che hanno creato sono capaci di stregare gli altri personaggi. Noi Incanti siamo entrambe le cose: siamo al contempo gli autori e i personaggi, streghiamo il pubblico con le narrazioni che portiamo in scena e diventiamo così capaci di veri e propri incantesimi.

Da sinistra: Filiberto Selvi, Dario Adiletta, Niccolò Fontana, Piero Vanesia, Andrea Rizzolini, Francesco della Bona.
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