L'uomo sottile
Roma, Teatro Lo Spazio, 12 e 13 marzo 2025

Opera intensa e travolgente, capace di un totale coinvolgimento dello spettatore anche più digiuno di Palio e di fantini.

Sul palco del Teatro Lo Spazio prende vita una vicenda storica connessa ad un fantino ed alla sua carriera, un racconto che conduce nell’intrigato mondo che ruota attorno al famosissimo Palio di Siena, alla sua organizzazione ed ai suoi protagonisti: le Contrade, i fantini, i cavalli.
Lo spettacolo è una rara occasione per addentrarsi nella tradizione senese, per scoprire retroscena inediti sul Palio, per comprenderne le complesse dinamiche (peraltro simpaticamente illustrate da Giovanni Mazzini – storico del Palio di Siena – in una prefazione allo spettacolo che ironicamente introduce lo spettatore nel complesso meccanismo mentale ed organizzativo della tradizionale manifestazione).
Andrea Rambaldi, detto il Boia, è tenuto prigioniero da qualcuno, non meglio identificato, ed in questa prigionia, prendendo consapevolezza delle proprie colpe e del tradimento commesso, si adopera con ogni strategia per riacquistare la libertà. Ma sono proprio questi tentativi di persuasione messi in atto per convincere i suoi carcerieri a liberarlo, che svelano la vera natura dell’uomo e del fantino: un mentitore seriale che riesce a fornire versioni diverse, ma tutte ugualmente appassionate e “sincere”, del medesimo fatto, dando vita a quella che Giovanni Mazzini, nel suo interessante prologo, definisce “doppiezza, falsità, mendacia (che) fanno del fantino del Palio una sorta di figura archetipa del bugiardo, del quale non ti puoi fidare fino in fondo”.
Sergio Pierattini, autore dell’opera, da senese, riesce a rappresentare ed a far comprendere anche allo spettatore più profano, gli intrighi e la psicologia dei fantini, mercenari al soldo delle Contrade, proponendo una riflessione sulla menzogna e sulla colpa utilizzando, a modello, proprio la figura del fantino del Palio.
Massimo Reale (attualmente in televisione nel ruolo del medico legale nella fiction Rocco Schiavone), nei panni del fantino, offre al pubblico una superba prestazione. Il suo Boia è favoloso: umano e diabolico, affabulatore e contrito. La sua performance affascina e coinvolge, fa ridere, indignare, riflettere, in un susseguirsi di espressioni, movimenti, elucubrazioni all’interno di un monologo avvincente.
“L’uomo leggero” è un’opera complessa, offerta al pubblico con disarmante crudezza su un palco sguarnito, dove il protagonista, da solo, riesce a riempire ogni vuoto materiale e cerebrale.

 

 

 

Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 12 marzo 2025.

L’uomo sottile
di Sergio Pierattini
Protagonista – nei panni del fantino – è Massimo Reale
La supervisione artistica è di Manuela Mandracchia
introduzione a cura di Giovanni Mazzini.

Massimo Reale – che presto sarà nuovamente in TV nei panni dell’anatomopatologo Alberto Fumagalli, per la serie di Rai 2 ‘Rocco Schiavone 6’ – interpreta qui il ruolo dell’enigmatico e controverso fantino, detto ‘il boia’.
Una riflessione sulla menzogna e sulla colpa. Questo è, in estrema sintesi, il senso del testo ‘L’uomo sottile’ di Sergio Pierattini, che, da senese purosangue, decide di ambientarlo nel mondo del Palio di Siena e dei suoi ambigui protagonisti: i fantini.
Infatti i venerati e odiati fantini del Palio sono spesso infedeli alle Contrade che dovrebbero servire lealmente, pronti a scambiarsi violenti colpi di nerbo e a spericolate manovre equestri per favorire chi offra loro più soldi.
Nello spettacolo, che si avvale della supervisione artistica di Manuela Mandracchia, la figura del fantino mercenario diventa una metafora dell’uomo contemporaneo alle prese tra il desiderio di auto-affermazione e il conflitto con i propri più o meno presunti valori; il modello vincente di un mondo ormai senza regole, che sempre più sembra voler somigliare, in peggio, alla celebre giostra senese.
Tenuto prigioniero nel ventre profondo della città da una mano invisibile, Andrea Rampaldi detto Il Boia, l’immaginario fantino che vediamo in scena – interpretato da Massimo Reale, a sua volta ex fantino dilettante – è consapevole che solo quando confesserà la propria colpa e il tradimento che ha permesso alla Contrada avversaria di riportare la vittoria, riuscirà ad ottenere la libertà.
Ma è la sua stessa natura di fantino e di uomo a complicare le cose. Sincero mentitore di sé stesso fornisce ogni volta una convincente e appassionante versione dei fatti, fino a smarrire, forse, (mai fidarsi di questi demoni) persino nella più nascosta e segreta parte della propria coscienza, l’ultimo brandello di verità.
Il monologo è introdotto dallo storico Giovanni Mazzini cronista del Palio di Siena per l’emittente La7.
(Fonte: comunicato stampa)

Teatro Lo Spazio
Via Locri, 42
Roma RM
Prezzo biglietto:
intero 15 euro
ridotto: 12 euro
Bar aperto per aperitivo dalle 20:30

 


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