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Fabrizio De Andrè & PFM
Il Concerto Ritrovato

Sony Music pubblica nuovamente lo storico concerto da cui furono estratti i due lp "Fabrizio De André in concerto - Arrangiamenti PFM Vol. 1 e 2", rispettivamente pubblicati nel 1979 e nel 1980.

Alla Premiata Forneria Marconi è notoriamente attribuito il merito di aver portato il refrattario De André sul palco mentre, in realtà, tale primato spetta ad un gruppo chiamato DAUSBE2, composto nel 1974 da Giorgio D'Adamo, Gianni Belleno, Giorgio Usai, Ricky Belloni, membri presenti e futuri dei New Trolls (gli ultimi due vi sarebbero entrati poco dopo).

Riguardo al ruolo dei New Trolls e della PFM nella vita artistica di De André, i primi hanno recentemente dichiarato: "Come noto, inizialmente, lui era poco propenso ad esibirsi dal vivo. In particolare, alla sua prima esibizione, fummo noi a trascinarlo letteralmente fuori dalla stanza dell'albergo e a farlo salire sul palco. La differenza tra noi e la PFM? Essendo ritornati assieme dopo il tour, nuovamente come formazione New Trolls, non avemmo modo di arrangiare un disco nuovo per Lui, come invece fece la PFM negli anni successivi. Noi abbiamo fatto da apripista mentre la PFM fece soprattutto un gran lavoro discografico" (Gianni Belleno, Ricky Belloni, Giorgio Usai, 13 gen 2017 - maggiori info QUI).

La PFM si allinea a queste dichiarazioni, precisando: "Fabrizio aveva chiuso con la musica e si era ritirato in Sardegna a fare il coltivatore/allevatore. Non ne voleva sapere di incidere e suonare, soprattutto dal vivo. Siamo stati noi a "riconsegnare" la sua arte al pubblico (.) Per quanto riguarda i nostri arrangiamenti, Fabrizio non li ha mai cambiati. Sono rimasti quelli fino al suo ultimo concerto e… con l'aggiunta di pezzi ed atmosfere assolutamente originali e totalmente scritte da PFM. All'epoca, eravamo vincolati da una label con una esclusiva discografica, quindi dovemmo scrivere "Arrangiamenti PFM", non potendo condividere il disco come progetto unico, con il nome di entrambi gli artisti" (Franz Di Cioccio e Patrick Djvas, 12 feb 2017. Maggiori info
QUI).
Effettivamente, l'opera di arrangiamento operata dal gruppo milanese fu a dir poco straordinaria. Le originarie connotazioni minimaliste dei brani furono totalmente accantonate, meravigliosamente assorbite da arrangiamenti innovativi che presentavano nuovi colori e stratificate sonorità, talchè tutti i brani presero letteralmente vita, sdoganandosi da una destinazione che fino a quel momento era stata prevalentemente elitaria.
De Andrè aveva finalmente raggiunto, grazie alla PFM, anche il pubblico dei giovanissimi, mantenendo inalterate le sue connotazioni colte, il suo eccezionale spirito di osservazione condito con uno straordinario arguto umorismo.
Una manciata di brani, inoltre (tra cui "Bocca di Rosa" e "La canzone di Marinella") era stata arricchita da nuove partiture talmente caratteristiche e determinanti che quei pezzi assunsero da quel momento connotazioni squisitamente prog.

Al riguardo, Franco Mussida ha dichiarato: "Ho curato la produzione artistica, arrangiato diversi brani e scelto personalmente il repertorio, presentandolo ai miei compagni e a Fabrizio, che alla lista aggiunse solo “
Giugno 73”. L’operazione discografica è stata solo la conseguenza di un progetto che a mio avviso rimane unico nel panorama italiano. Un progetto molto diverso da quello dei New Trolls. Si è trattato infatti di rivestire ad uso di generazioni diverse ma complementari, molto del lavoro di Fabrizio, dandogli una lettura nuova. Per essere più chiari, di trasformare musicalmente “La Canzone di Marinella”, il cui originale sapeva musicalmente di funerale, nella percezione di qualcosa di meno angosciante e leggero, trasformandola nella favola poetica che c’era nel testo scritto, ma non sulla carta da Musica. Di rendere ancora meno drammatico “Il Pescatore”, rivestendolo di una gioia liberatoria che solo in parte aveva. Di trasformare l’etnia stantia di un paese del sud dove viveva “Bocca di Rosa”, dandole un tocco di ironia e di modernità in più, del tipo di quella data ad una speciale tarantella di nome: “E’ Festa”. Di assecondare ancora di più l’angoscia introspettiva, il dolore di un brano come “Amico Fragile”, con il suono e l’energia di una disperazione che arrivava anche dalle corde di una chitarra elettrica maneggiata dal sottoscritto. Detto questo, è stato durissimo gestire fino alla fine il progetto. La riottosità di Fabrizio verso il pubblico persisteva, al punto che a volte si trasformava in volontà di scontro. Così, se i New Trolls hanno certamente e meritoriamente rotto il ghiaccio, questo si era riformato, e ci è toccato romperlo di nuovo. Ma il progetto con PFM ha un suo merito speciale, forse non abbastanza sottolineato: quello di aver fortemente stimolato Fabrizio in modo sia adrenalinico che meditante, facendo sbocciare in lui un nuovo e più appassionato rapporto con la Musica. Non l’avesse fatto con noi, quell’esperienza avrebbe probabilmente smesso di frequentare i palcoscenici e smesso di scrivere canzoni. E’ una sua dichiarazione, non un mio pensiero. (.) Non considero quindi quelle reinterpretazioni musicali meri arrangiamenti di mestiere,  ma invenzioni che meritavano di vivere nel tempo alla stregua di tanti interessanti adattamenti di testi teatrali" (Franco Mussida, 24 apr 2017 - maggiori info QUI).
In generale, si può senz'altro affermare che il repertorio più interessante fu incluso nel primo volume (Bocca di Rosa, Andrea, Giugno '73, Un giudice, La guerra di Piero, Il pescatore, Zirichiltaggia, La canzone di Marinella, Volta la carta, Amico fragile) mentre il successivo album, dell'anno dopo, è generalmente considerato meno avvincente (Avventura a Durango, Sally, Verranno a chiederti del nostro amore, Rimini, Via del Campo, Maria nella bottega del falegname, Il testamento di Tito), non soltanto perchè presentava arrangiamenti meno determinanti, ma anche per via del fatto che le canzoni ivi incluse erano all'epoca meno note delle altre (ad eccezione di "Via del Campo" e "Il testamento di Tito").
L'ordine dei pezzi, comunque, è oggi stato riportato alla originaria collocazione, con la conseguenza che l'ascoltatore può adesso godere di una performance certamente più bilanciata di quella proposta all'epoca.
Fino a qui, l'opera da un punto di vista artistico.

Sotto il piano tecnico, questa uscita è accattivante: se da un lato non presenta inediti, unica nota dolente dell'operazione, dall'altro presenta un restauro a dir poco miracoloso. Il concerto, all'epoca registrato con la tecnica multipista, aveva un audio quasi totalmente monofonico, in alcuni tratti distorto. Oggi, come evidenzia la stessa Sony nel suo comunicato, "sono state ricreate le condizioni di allora, montando un impianto all’interno di un hangar e riproducendo il concerto, generando un fronte sonoro simile all’originale, e registrandolo con microfoni ambientali. Il nuovo file stereofonico creato è stato poi oggetto di diverse trasformazioni per mettere in luce, nei limiti del possibile, quegli elementi che all’interno del mix originale erano stati bilanciati quella volta in modo discutibile per compensare le problematiche ambientali del concerto di allora. Alcuni brani, risultanti completamente distorti nella registrazione originale, hanno subito trattamenti più intensivi di restauro e, nei casi peggiori, si è ricorsi all’estrazione dei singoli strumenti ed al trattamento separato di questi. Successivamente sono stati re-mixati tra loro mantenendo gli equilibri simili al missato originale. Tutto questo nell'intento costante di mettere comunque al centro di questo minuzioso lavoro la rara grandezza vocale di Fabrizio De Andrè dal punto di vista timbrico, espressivo ed interpretativo".


Nota: questa recensione contiene estratti dalle seguenti interviste, rilasciate in esclusiva ad Artists And Bands:
New Trolls (intervista del 13 gen 2017- QUI
Premiata Forneria Marconi (intervista del 12 feb 2017 - QUI
Franco Mussida (intervista del 24 apr - QUI
)








Fabrizio De André: voce, chitarra
Franco Mussida: chitarra elettrica, chitarre acustiche 6 e 12 corde, voce
Patrick Djivas: basso
Flavio Premoli: tastiere, sintetizzatori, chitarra 12 corde, voce, fisarmonica
Roberto Colombo: tastiere, sintetizzatori, chitarra acustica, voce, percussioni
Lucio Fabbri: violino, percussioni
Franz Di Cioccio: batteria, percussioni, marimba, crotali

Anno: 2020
Label: Sony Music
Genere: Cantautorato

tracklist:
La canzone di Marinella
Andrea
Maria nella bottega del falegname
Il testamento di Tito
Un giudice
Giugno '73
La guerra di Piero
Amico fragile
Verranno a chiederti del nostro amore
Zirichiltaggia
Rimini
Via del campo
Avventura a Durango
Sally
Bocca di rosa
Volta la carta
Il pescatore

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