A distanza di una manciata di mesi dal tour europeo del 2018, e come preannunciato nelle fasi promozionali dello stesso, vede la luce il nuovo ed atteso album dal vivo dei Fates warning. A venti anni esatti dalla loro precedente pubblicazione live su supporto audio intitolata Still life, non considerando quindi il dvd Live in Athens del 2005, la band statunitense conferma infatti la ritrovata vitalità con questa superlativa uscita discografica.
Intitolato Live over Europe, il disco riprende le tappe più significative delle loro esibizioni in Europa, e nello specifico quelle in Germania, in Grecia, in Serbia, in Ungheria in Slovenia e per finire anche in Italia che è stata omaggiata con due brani registrati durante la serata di Milano e due brani registrati a Roma, serata quest'ultima alla quale Artistsandbands è stata ovviamente presente (qui la recensione e qui il foto report).
L’ottima impressione da noi avuta durante la performance capitolina è stata quindi confermata da questa preziosa incisione. Preziosa perché i Fates warning, considerati a tutti gli effetti ed a ragion veduta tra i padri del metal-prog moderno, a differenza di altre band similari eccessivamente autocelebrative, centellinano le proprie esibizioni dal vivo ed ancor di più le relative incisioni, con parsimonia e buon senso (ogni riferimento ai maggiori esponenti del prog-metal-teatral-sognante moderno è esplicitamente voluta).
Il live in oggetto è quindi strutturato in una prima parte nella quale ai loro brani più recenti vengono alternati quelli di epoca passata, ed una seconda parte dove il passato prende nettamente il sopravvento. Epoca passata dalla quale comunque restano esclusi i primi tre album (quelli precedenti ad Alder per intenderci).
Come sempre accade nei loro dischi, la qualità audio è di altissimo livello, come pure il contenuto tecnico. Ray Alder continua a difendersi egregiamente dall’incedere dell’età, conservando una timbrica pulita, precisa e potente, ma soprattutto gestendo con intelligenza e professionalità le proprie potenzialità, a differenza di altri suoi colleghi, sulla carta più blasonati, capaci di rovinare intere serate con i propri lamenti (ogni riferimento ai maggiori esponenti del prog-metal-teatral-sognante moderno continua ad essere esplicitamente voluta). Jim Matheos sornione e riservato, la vera spalla portante della band, un grande musicista nella sua modesta ma solida e inamovibile padronanza tecnica. Non una nota di troppo, ma tutte quelle che servono. Bobby Jarzombek un vero fenomeno. Un talento è forse dir poco. Joey Vera preciso e partecipe. Un animale da palco. Michael Abdow oramai una certezza su cui contare. Perfettamente complementare a Matheos in tutte le circostanze.
Una grande uscita discografica questo Live over Europe, in un crescendo di emozioni che raggiungono l’apoteosi nella seconda parte della performance. Arrivati a The eleventh hour e Point of view, si è costretti ad alzare il volume dell’impianto stereo e partecipare attivamente al live!!
Da non perdere assolutamente.
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Ray Alder: vocal Jim Matheos: electric and acoustic guitars Joey Vera: bass Bobby Jarzombek: drums Mike Abdow: guitar
Anno: 2018 Label: Inside Out Genere: Metal progressive
Tracklist:
CD 1
01.From the Rooftops 02.Life in Still Water 03.One 04.Pale Fire 05.Seven Stars 06.SOS 07.Pieces of Me 08.Firefly 09.The Light and Shade of Things 10.Wish 11.Another Perfect Day 12.Silent Cries 13.And Yet it Moves
CD 2
01.Still Remains 02.Nothing Left to Say 03.Acquiescence 04.The Eleventh Hour 05.Point of View 06.Falling 07.A Pleasant Shade of Gray, Pt. IX 08.Through Different Eyes 09.Monument 10.Eye to Eye
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