Il progetto Glory of the supervenient, capitanato dal batterista milanese Andrea Bruzzone, nasce nel 2015, quando l’artista inizia ad elaborare i brani che finiranno poi nell’album d’esordio, omonimo, pubblicato a fine 2016.
Ad accompagnare Bruzzone (che ha programmato tutti gli strumenti virtuali utilizzati nel lavoro), abbiamo Angelo Giradello al basso e Marco Scarfia che, con perizia, ha trattato, in un processo di sound-design, gli strumenti “preparati” da Bruzzone.
Una proposta, quella dei Glory of supervenient, con 11 brani di difficile catalogazione, interamente strumentali, con poche concessioni melodiche, che spazia dal metal alle atmosfere più soffuse del post-rock, sfiorando le ambientazioni jazz-fusion e non disdegnando incursioni nella musica elettronica. Il tutto, in modo assolutamente naturale, senza forzature, nel nome di una libertà espressiva quasi assoluta e scevra da ogni possibile ammiccamento commerciale. Una onestà musicale che non può che far onore all’artista anche se rimane, di fondo, una certa “freddezza” emotiva ed esecutiva che, probabilmente, con una vera band alle spalle, non avremmo riscontrato. “Glory of the supervenient” è, dunque, un album coraggioso, certamente non da “sottofondo” mentre ci si occupa d’altro, ma neanche così ostico come i primi ascolti potrebbero far pensare. Se amate il new prog melodico o le ariose aperture strumentali molto probabilmente l’album non farà per voi, se invece avete vedute appena più ampie e siete desiderosi di “sapere”, beh, ascoltatelo con attenzione perché la curiosità, a volte, paga.
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Andrea Bruzzone: batteria, virtual instruments programming Angelo “Otus Dei” Giradello: basso Mauro Scarfia: sound design
Anno: 2016 Label: Overdub Recordings Genere: Progressive Rock
Tracklist: 01. I: The Destiny 02. Flexing The Inflexible 03. Identities 04. Infinite Tangles 05. Through The Circles 06. Encountering The Encounterer 07. Firewood/Ash 08. Isolated Earth 09. The Background 10. Connections 11. Path Of The Night
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