Scritto da Andrea Marchegiani Mercoledì 23 Febbraio 2011 21:55 Letto : 2051 volte
Come lo stesso interprete bresciano spiega, il lavoro è incentrato fondamentalmente sulla costruzione di brani mediante un processo di accostamento (ed anche sovrapposizione) di parti armoniche e soprattutto ritmiche, realizzate attraverso vocalismi, volte a dare una una dimensione mantrica agli stessi. La presenza di altri strumenti e dell'elettronica è volutamente limitata con l'intenzione di utilizzare la voce stessa quale potente strumento musicale. Quest’idea ha il suo perfetto riscontro nell’ascolto di "The Discordia" ove il testo è mezzo attraverso cui il canto produce un notevole effetto sonoro spiraleggiante. Ascoltando i successivi brani si riscontra una struttura ritmica che costituisce il collante principale, ma ognuno si differenzia spostandosi di volta in volta verso una matrice sonora differente. Abbiamo ad esempio "Aria" e "Dandy Dog" che si muovono verso una dimensione coristica, mentre "Kerouac in New York City, (ove troviamo tra l’altro l’apporto musicale alla sordina di Paolo Fresu), e "The Miss Kiss" invece verso orizzonti più jazzistici, sbarazzini e ricchi di divertissements vocali. Non mancano in questo disco echi Stratosiani come in "Springstorm" e nella title track Biocosmopolitan" che in un certo qual modo riecheggiano gli ardui vocalizzi ipnotizzanti delle "Sirene" di Metrodora. Biocosmopolitan è in definitiva un disco dal buon piglio ritmico, caratterizzato da genuinità e frizzanti contenuti tipici della musica gospel, riscontrabile in molti brani e che senza dubbio catalizzerà l’ascolto. Nota conclusiva: nel disco oltre a due bonus tracks tra cui "Crosstown Traffic", libero spunto reinterpretativo in chiave hendrixiana già presente in Insanology, è presente il videoclip del brano "The Miss Kiss", che potete gustarvi qui. 70/100
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Boris Savoldelli: Voce Anno: 2011 Sul web: |