Edoardo Chiesa, già chitarrista dei liguri Madame Blague, si presenta oggi con questo lavoro solista molto fresco e variegato, in bilico tra il pop, il rock blues e la canzone d’autore. Non parlerei di concept album, ma è certo che vi è un forte trait d’union tra le otto tracce di questo disco, ovvero il tema della scelta, del vaglio delle possibili alternative e loro relative conseguenze, affrontato in maniera seria ma al contempo mai pesante o pedante.
Non aspettatevi infatti un cantautorato oltremodo intellettuale, Chiesa è un songwriter con una forte matrice rock blues che scalpita, pronta ad uscire da un involucro di pop music. Il disco si apre con la raffinatissima “L’Alternativa”, brano che da subito ci immerge nel tema di fondo, una canzone squisitamente pop rock, dove i Beatles, incontrano la musica italiana senza tralasciare una strizzata d’occhio verso il panorama indie rock contemporaneo. Durante l’ascolto delle successive due tracce (“Se Non Fossi Già Stato qui” e “Ti Rispondo”), dietro l’aura di pop rock, serpeggia la voglia di blues, di rock, di USA, ma è in “Mia Paura” che questa vena prende il sopravvento. Qui nella chitarra solista di Marco Cravero riecheggiano Eric Clapton, Mark Knopfler e lo Steve Ray Vaughan dei momenti più soffusi (cfr “Chitlins Con Carne”). La successiva “Pioveva” è un rock’n’roll suonato alla maniera dei cantautori italiani, una rilettura delle radici del suono americano molto vicina a quella fatta da De Andrè in “Quello Che Non Ho”. Il riff di chitarra semplice quanto efficace di “Noi” caratterizza una song apparentemente molto easy, ma ricca di spunti melodici apprezzabili. “Queste Quattro Sfere Sporche” è un altro brano multiforme dove le chitarre sapientemente intessute dell’introduzione lasciano il posto ad un incedere ritmico che ricorda il brano “Gelati” degli Skiantos (nella versione live più recente), il tutto prepara l’entrata di un ritornello che melodicamente colpisce nel segno. Chiude il disco la brevissima canzone “Nati Vecchi”, brano che esplicita il sentimento molto diffuso di una certa generazione che, dopo anni di serate nei locali, feste e innocenti eccessi, si ritrova a provare una sorta di rifiuto per il presente e si rifugia nel ricordo e nella cultura come opposizione al divertimento free and easy. Parlando proprio delle liriche di questo album, è da sottolinearsi l’abilità di Chiesa nel proporre testi in bilico tra efficacia e sorpresa. Spesso troviamo quel minimo di “già sentito” che cattura come un’esca l’attenzione dell’ascoltatore, l’esca però è infilzata all’amo dell’originalità e dell’inatteso, proprio quando si pensa di essere entrati nel significato del brano, ecco che si apre un’altra prospettiva da cui interpretare il medesimo testo. “Canzoni sull’Alternativa” è un disco che offre un ventaglio di atmosfere e di loro possibili interpretazioni, proprio come la vita di ogni giorno. 70/100
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Edoardo Chiesa: Voci, chitarre, programmazioni Damiano Ferrando: Basso, I-Pad Corrado Bertonazzi: Batteria e percussioni Marco Cravero: Chitarra solista in "Mia paura"
Anno: 2015 Label: L'Alienogatto Genere: Pop/Rock
Tracklist: 01. L’alternativa 02. Se non fossi già stato qui 03. Ti rispondo 04. Mia paura 05. Pioveva 06. Noi 07. Queste quattro sfere sporche 08. Nati vecchi
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