Molto spesso capita di ascoltare musicisti di strada, buskers e folksingers e di soffermarsi ascoltando musica che non abbiamo scelto ma che, offertaci, finisce per qualche motivo per colpirci. E’ quello che accade a Michael Hoppé in vacanza nella sempre bella e folkloristica San Giminiano, quando si imbatte in Giuditta Scorcelletti, intenta a cantare accompagnandosi con la chitarra. Il talent scout americano, noto per aver messo sotto contratto artisti del calibro di Vangelis e Jean Michel Jarre, acquistando il cd della Scorcelletti, lascia il proprio biglietto da visita. Segue uno scambio di mail tra la cantante e il compositore e nasce l’idea di questo album, una collection di folk songs composte da Hoppé ed interpretate da Giuditta Scorcelletti. Il disco si presenta subito come un prodotto di livello internazionale, tranne per “L’Usignolo”, i testi (ad opera del compositore e paroliere David Gorge) sono in lingua inglese, così come l’intero booklet. Il tema predominante del disco è l’amore e la voce della Scorcelletti è perfetta per intonare queste canzoni ricche di pathos. Molte le note di merito in favore di questa artista, l’ottima padronanza della lingua inglese, il timbro perfetto per questo genere di musica, ma il vero segno di maturità artistica è la capacità di dare interpretazioni sempre fresche pur restando sempre molto misurata e “dentro” le canzoni, rifuggendo ogni ostentazione di doti tecniche. Ad accompagnare la voce della Scorcelletti, l’ottimo Alessandro Bongi, molto abile con le chitarre i bassi synth e campionati. Saltuari interventi di fiati (Pierpaolo Sicuro) e percussioni (Ettore Bonafé) impreziosiscono gli arrangiamenti, essenziali e funzionali. Tra i vari featuring presenti nel disco, da segnalarsi l’intervento all’oud nel brano The Wall da parte di Marco Marzo, già chitarrista nella formazione prog/jazz rock Accordo dei Contrari. Un disco tutto da ascoltare questo “Nightingale”, tra le tracce più interessanti la raffinatissima “The Bedroom Mirror” e “For What It’s Worth”, semplice, efficace e diretta ma per nulla banale. “Nightingale” è un disco elegante che può colpire tanto gli amanti del folk e della world music, quanto chi vuole ascoltare canzoni di alto livello. Probabilmente sarà la svolta internazionale per un’artista italiana che si merita tutto ciò che di buono le riserverà il futuro, non solo per le sue doti musicali, ma anche perché la sua occasione se l’è cercata e creata, suonando in strada e facendo bene quello in cui crede. 85/100
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Michael Hoppé: Musiche Anno: 2015 |