Scritto da Salvatore Siragusa Lunedì 27 Novembre 2006 20:52 Letto : 3303 volte
Ma tornando al disco in questione ecco un esempio di prodotto dal suono decisamente atipico e fuori dagli schemi classici, un sound che si può definire sicuramente versi un Heavy Metal dal carattere epico ma contraddistinto, già a partire dalla struttura della line-up della band, con due vocalist, maschile e femminile e tastiere e dall'adottare soluzioni musicali del tutto particolari ed estremamente originali, dall'essere ricco di contaminazioni che vanno dal gotico al Progressive con una forte dominante tipicamente anni settanta, dato sopratutto dall'abbondante uso dell'Hammond. Un songwriting quindi complesso dalle partiture ricche di divagazioni strumentali che pur partendo da una linea ben precisa e delineata, una linea come detto di chiara matrice epic, con ritmi sempre marziali e cadenzati, si lascia facilmente abbandonare a scorribande sonore in cui specialmente John Cobbett e Sigrid Sheie con chitarra, hammod e tastiere recitano la parte dei protagonisti, riff quindi sempre graffianti, epici, trascinanti che oltre alle parti strumentali di matrice Progressive si amalgamano in modo perfetto alle parti vocali, maschile e femminile che delineano in maniera molto intelligente gli ottimi stacchi melodici che contraddistinguono questo album, segno evidente di una grande maturità compositiva raggiunta degli HoM. Ho già detto delle ottime performance strumentali di John Cobbett e Sigrid Sheie e come non citare anche Jamie Myers e Mike Scalzi le cui interpretazioni vocali sono senza dubbio l'altro aspetto vincente, oltre a quello strettamente compositivo e quello relativo alla parte strumentale dei solisti, di questo lavoro della band americana, senza dubbio completo e più che convincente sotto tutti gli aspetti. Grande prestazione quindi in definitiva per gli HoM, un disco veramente bello, trascinante, originale, brillante sia sotto l'aspetto compositivo che sotto quello più tecnico, da gustare dalla prima all'ultima nota senza mai stancarsene o aversene a noia. Consigliato. 80/100
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John Cobbett: Chitarra Anno: 2006 |