La Polonia sta vivendo un periodo davvero florido per quanto concerne la pubblicazione di nuovi album nell'area dell'heavy metal estremo. Ne costituisce un luminoso esempio la nuova fatica discografica dei Salceson X, la terza della loro carriera, un concentrato di death metal con elementi grincore diretto, corrosivo e violento che si dipana in dieci composizioni per una durata che non raggiunge nemmeno i trenta minuti complessivi. Se l'effetto finale doveva essere paragonabile a quello devastante di un pugno in piena faccia, ebbene il collaudato duo Czarnuch/Vader l'ha centrato in pieno. Le liriche sono in polacco, la musica è decisamente rozza, fatto enfatizzato da una qualità in sede di registrazione non proprio eccelsa, ma nell'insieme è variegata e munita di alcune soluzioni stilistiche interessanti. Un esempio? Alcune aperture "melodiche" di indubbio effetto. Il vocalism di Vader è abrasivo, ottimamente supportato, quando necessario, da Czarnuch. I riff di chitarra sono decisi, esuberanti, pungenti e sempre efficaci. La batteria viene pestata a dovere, sebbene risulti a tratti un po' monocorde. "Qui Penis Aquam Turbat" è presentato al pubblico in un bel formato digipack e non abbiamo dubbi che interesserà gli amanti del genere. All'interno è raffigurato un terzo fantomatico elemento della band, tale Majonez, che si occuperebbe di prosciutti e sex appeal. Ironici i nostri amici polacchi! L'ultimo album del gruppo "Niech żyje socjalizm" risale al 2015. Abbiamo dovuto aspettare ben otto anni per essere piacevolmente travolti dallo tsunami targato Salceson X. Una curiosità per concludere: il nome della band deriva da un tipo di carne utilizata nella cucina polacca e in quella dell'Europa centro-orientale. |
Czarnuch Guitars, Bass, Drums, Vocals (additional) Anno: 2023 01. Womity
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