Quinto album per i norvegesi Pymlico che, dopo il recente Meeting point del 2016, tornano a proporre la loro musica in una commistione molto ben riuscita di fusion-rock leggermente contaminata da influenze prog.
Nigthscape è un disco lineare, strutturato su linee melodiche molto gradevoli, che riassume in sé tutti i canoni fondamentali della musica fusion-rock degli ultimi trenta anni, soprattutto di quella ad uso e consumo cinematografico, dove l’incisività abbraccia inevitabilmente l’orecchiabilità. La componente fusion è poi fortemente predominante grazie alla massiccia presenza di fiati che si alternano con le chitarre e le tastiere in perfetto equilibrio tra loro. Sonorità ricche (non a caso la band è composta da ben sette former ufficiali e quattro guests), pulite, energiche e morbide allo stesso tempo. Ritmiche mai frenetiche, ma comunque varie e movimentate. Album ideale come sottofondo mentre si guida o semplicemente per sovrastare i rumori della vita quotidiana cittadina. Un gran bel disco, dunque, di ottoma qualità nella migliore tradizione fusion-rock strumentale. |
Stephan Hvinden: Guitars Mattias Krohn Nielsen: Acoustic (1-4) & electric (3) guitars Ketil Vestrum Einarsen: Flute (1,2) Didrik Føyn Føyen: Trombone (2) Andreas Fossum: Trumpet (2) Anno: 2018 Tracklist |