La formazione proveniente dalla Campania ci propone un lavoro originale che fonde e amalgama in modo sicuramente riuscito generi come EBM, elettronica e qualche pizzico di rock, in un lavoro che ci ricorda tanto i maestri di questo tipo di combinazione (Depeche Mode e Nin Inch Nails). Un brillante mastering effettuato in Inghilterra da Streacky Mastering rende il tutto molto professionale.
Il CD è estremamente curato nei dettagli: dagli spunti elettronici, ai cambi ritmici, alle sfumature vocali. Your stripping experience è quindi un nuovo linguaggio in cui gli elementi sopra citati compaiono effettivamente ben impacchettati, e si intervallano continuamente per tutto il lavoro, in un contrasto che rispecchia il concetto (nonché motto ufficiale del gruppo) di “art is insanity”: una nuova espressione musicale come riflessione delle più svariate sfumature e realtà che ci circondano, e che dobbiamo provare ad accettare senza paura. Le numerose sfaccettature ritmiche non possono far altro che riportare alla mente le, non troppo passate, atmosfere dance anni ’80, che funzionano senz’altro, ma che comunque a tratti ricordano un po’ troppo i grandi progenitori di questo genere, cadendo con leggerezza in combinazioni melodiche già sentite. (vedi “Bring Me Down” con una ritmica molto familiare). Situazioni in un’attitudine ora più cupa, e ora più brillante si alternano in continuazione richiamando emozioni sempre contrastanti. In più in “Speak Up” e “Vintage Improvisation” la band ci mostra il loro lato giocoso, capace di divertire l’ascoltatore giocherellando con suoni e parole. In conclusione, è un CD da ascoltare tutto d’un fiato, che presenta sempre formule nuove e ben studiate dal quartetto campano che sicuramente non manca di un’efficiente originalità, che potrebbe impiegare in un genere che non sia già stato approfondito alla grande. 70/100
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Luigi "Giotto" Buonaiuto: Voce e synth Anno: 2010 |