Scritto da Giuliano Latina Venerdì 29 Gennaio 2010 21:44 Letto : 2538 volte
Al finale sono dedicati i brani più lunghi e maggiormente ricercati: il duro “The New Kingdom” è racchiuso tra due arpeggi acustici, mentre il lento “The Sign” parte melodico e cresce lievemente distorto in mezzo a cori dagli echi anni '70, quindi si evolve in un'accelerazione di stampo prog. Si termina con i quasi otto minuti di “12th Level”, dall'avvio lento in crescendo ed arricchito da sovrapposizioni vocali effettate, elementi prog ed anni '70, fino a giungere ad un finale letteralmente dominato dalla prestazione del cantante. L'intero album è fortemente marchiato da un timbro vocale molto acuto e personale, non strettamente di matrice classic metal, piuttosto accostabile – con le dovute distanze - a quello di Geddy Lee dei Rush; gli assoli sono fluidi e veloci e la ritmica rocciosa, mentre più di una volta le doppie voci ci sono sembrate poco convincenti. Tuttavia, il CD è composto da pezzi ben strutturati e, come scritto sopra, migliora con le ultime canzoni: lo consigliamo agli appassionati di classic e speed metal, come pure agli amanti dell'hard rock più raffinato. 70/100
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Christian Bartolacci: Voce Anno: 2005/2009
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