Scritto da Salvatore Siragusa Giovedì 14 Febbraio 2008 11:51 Letto : 3984 volte
Il risultato complessivo, sicuramente interessante, al contrario del dettagliato racconto "geografico" di Areavirus ci trasporta ad una visione più estraniante ed immaginaria, un allontanamento dalla realtà che ha molto di onirico e sognante. Brani dai tempi lenti e dall'incedere liquido come ad esempio Cableway, Foliage, Bell Ringer o Walking Distance con il piano lento e quieto conduttore ci fornisce una visione più acustica e melodica ed al contempo meno elettronica del medesimo senso di distacco e si alternano a brani in cui è la sperimentazione e la libera improvvisazione elettronica la linea dominante, brani come la lunga Bird Delight, Skip to Exit o Loss, basate quasi interamente sulle sonorità sintetiche di Enrico, regalano sensazioni alienanti e drammatiche, una fuga, un distacco che invita al pensiero ed alla riflessione. Brushwork rappresenta invece il culmine, il punto di risalto di questo connubio elettronico-acustico, ottimo brano dal ritmo sincopato e robotico, quasi post-industriale, che si segnala come perfetto punto di incontro, complemento e completamento dei due artisti. Da segnalare anche la partecipazione come guest di Rena Jones talentuosa protagonista della scena elettronica e down-tempo americana e dell'utilizzo in Timepiece di alcuni samples tratti da The Outer Darkness di Robert Fripp. Enrico Coniglio questa volta è forse orientato maggiormente all'aspetto tecnico e sperimentale confermandosi sempre comunque molto abile nel realizzare atmosfere e suscitare sensazioni dal forte coinvolgimento emotivo, ambientazioni minimali ed astratte, suggestive ed evocative a cui Elisa Marzorati contribuisce in modo determinante regalando un tocco più classico, melodico ed acustico alla componente elettronica. 70/100
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Enrico Coniglio: Sampling, loops, programming Anno: 2008 |