Home Interviste Luciano "Ciano" Toscani (ANCILLOTTI)

Luciano "Ciano" Toscani (ANCILLOTTI)

Gli Ancillotti sono una band di recente formazione ma di trascorsi illustri, vantando in organico nomi blasonati del metal italiano: Bud Ancillotti (Strana Officina e Bud Tribe), Sandro "Bid" Ancillotti (Bud Tribe), "Brian" Ancillotti (Junkie Dildoz) e Luciano “Ciano” Toscani (Strana Officina, Wyvern e Listeria).  In occasione della imminente data live dei Loudness (a breve la nostra recensione), che vedrà il gruppo italiano sul loro stesso palco, assieme a Double Crash Syndrome e My Own Gost, all'Exenzia Rock Club di Prato (qui la nostra news), abbiamo fatto una chiacchierata proprio con l'ultimo dei quattro.


ANCILOTTI
Bud Ancillotti: Vocals
Ciano Toscani: Guitars
Bid Ancillotti: Bass
Brian Ancillotti: Drums



CONTATTI




Ancillotti prossimamente dal vivo:

Giovedì 23 Luglio 2015 
Exenzia Rock Club - Via Ettore Sambo 10, Prato

http://www.metalmillennium.it/newmetalmillenniumhome2009.htm

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A&B -  Ciao Ciano. Iniziamo subito dalle tue origini: quando hai iniziato a suonare la chitarra?
Ciano - Ho cominciato a suonare a 14 anni; iniziai a prendere lezioni da un amico di famiglia che mi insegnò solfeggio e armonia, ma all’epoca avevo più voglia di giocare all’aperto con gli amici, quindi presto abbandonai; dopo qualche anno però ho ripreso in mano la chitarra e da allora non ho più smesso!

A&B: Come sei entrato in contatto con Bud e con la Strana Officina e come sono nati gli Ancillotti?
Ciano: C’è stato un periodo in cui con i Listeria le cose andavano piuttosto bene, era la fine degli anni ’90 e sui palchi abbiamo conosciuto la Bud Tribe e, con Bud e Bid, anni dopo, ho condiviso una band, i The Maniacs, che hanno rappresentato il trait d’union che ha permesso il mio ingresso nella Strana Officina dopo che Dario Cappanera è partito per gli USA; quando, due anni dopo, Dario è tornato dall’esperienza statunitense, ha ripreso il suo ruolo nella Strana, ma nel 2010 Bud e Bid mi hanno proposto di formare una nuova band, gli Ancillotti.

A&B - Quali sono, secondo te, le differenze sostanziali tra la Strana Officina e gli Ancillotti?
Ciano - Anche se entrambi i gruppi suonano metal classico, la differenza sta tutta nel modo di comporre i brani.


A&B - Cosa significano la copertine e il titolo di “The Chain Goes On”, il vostro primo full-lenght uscito nel 2014?
Ciano - La copertina e il titolo sono una manifestazione di intenti e ci rappresentano al 100%! Siamo  molto legati al concetto di famiglia e fratellanza, al fatto di concepire il metal non solo come musica, ma anche come modo di vivere. La copertina, disegnata da Dimitar Nikolov, artista che ha già lavorato per festival come il Keep It True e il Wacken e per artisti come Steel Assassin, rappresenta un uomo uccello incatenato, in cui le catene rappresentano gli ostacoli della vita che ci bloccano, ma dalle quali vorremmo liberarci.

A&B -  Com’è cambiato il modo di fare metal in Italia negli ultimi 30 anni?
Ciano - Innanzitutto credo che gli italiani siano diventati molto più bravi! Ci sono band che, professionalmente parlando, non hanno nulla da invidiare a tanti gruppi stranieri; trent’anni fa c’erano pochi mezzi e non ci si sapeva assolutamente muovere nel mercato, ora invece tutti sono molto più preparati, sia dal punto di vista tecnico che da quello della promozione. Però c’è da dire che una volta si dava più spazio ala musica, oggi invece si tende generalmente a dare maggior enfasi ad altri aspetti, c’è molta più tecnica che va a discapito dell’espressività; noi come Ancillotti cerchiamo di fare musica magari meno cervellotica, ma che arrivi al cuore.

A&B - Qual è la cosa più singolare che vi è capitata dal vivo?
Ciano - Ce ne sono capitate tante, ma quella più rilevante risale ad un festival ad Asiago, il Sun Valley Metal Fest: dopo il concerto siamo andati a cercare un locale e, durante il tragitto, si è letteralmente staccato il portellone del furgone che avevamo preso a noleggio! Immaginatevi la scena: noi intenti a cercare di rimontare il portellone alle 4,00 del mattino. Il nostro roadie, peraltro, per tenere su il portellone del furgone, si è procurato un bel taglio alla gamba e se n’è accorto solo la mattina dopo! (ride)

A&B -  Quali sono le band che ti hanno maggiormente influenzato dal punto di vista compositivo?
Ciano - Ho sempre ascoltato tantissima musica, anche se a livello compositivo mi sento sicuramente influenzato dai Black Sabbath, da Ozzy solista, dai Saxon, dagli AC/DC e sono molto legato alla N.W.O.B.H.M. in generale.

A&B -  Conosci i Loudness, band con la quale suonerete tra qualche giorno?
Ciano - Ero un loro fan attorno alla fine degli anni ’80, quando c’era Mike Vescera alla voce: è un gruppo che apprezzo molto, ma Brian, il nostro batterista, li adora letteralmente! Abbiamo già suonato con band famose come Uriah Heep, Gamma Ray, Tygers Of Pan Tang e Primal Fear, quindi i Loudness si aggiungono alla lista: da questi gruppi non smettiamo mai di imparare ed è bello condividere il palco con questi grandi artisti e confrontarsi con loro.


A&B -  Ci sono novità dal fronte Listeria?
Ciano - Coi Listeria ci siamo fermati dopo la pubblicazione di “Full Of Fire”. Abbiamo subito la dipartita di Witto, il cantante e, con fatica, abbiamo trovato un sostituto ma, successivamente, anche a causa dei miei impegni, l’attività della band si è dimezzata. Attualmente i Listeria non si sono sciolti…diciamo che sono in stand-by.

A&B -  Con gli Ancillotti avete nuovi pezzi in cantiere?
Ciano - Abbiamo 9 pezzi pronti e 2 di questi già li stiamo già proponendo dal vivo; l’album precedente ha venduto molto bene e la nostra etichetta, la Pure Steel, ci ha rinnovato il contratto: il nuovo album dovrebbe uscire nel 2016.

A&B - Cosa consigli a chi vuole iniziare a suonare metal oggi?
Ciano - (ride) Di cambiare genere! Col metal in Italia non si campa! A parte scherzi, consiglio tanta passione e voglia di sbattersi!

A&B -  Grazie per la disponibilità e salutami gli altri Ancillotti!
Ciano - Grazie a te e alla redazione di Artists & Bands: ci vediamo a Prato!

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