Scritto da Gabriele Martelli Mercoledì 20 Maggio 2015 18:43
Disco davvero particolare questo nuovo lavoro de Le Capre a Sonagli, formazione all’insegna del “non convenzionale”,composto da quattro differenti suite, intese come soundtracks per i corti animati, nati dalla collaborazione tra la band e l’illustratore Fulvio il Lupo, che narrano il viaggio infernale di Joe Koala. Il sound della band è parecchio variegato, lo stoner e l’alternative rock sono fusi con il rock psichedelico e il folk. Le liriche non sense, scelte spesso per loro suono più che per il loro contenuto semantico, sono veri e propri “mantra” in stile “Banana, Nirvana, Manana” (cfr ”Radio Gnome Invisible” dei Gong) perfettamente funzionali ad immergere l’ascoltatore nella musica e nelle animazioni. Essendo un concept album, viene naturale parlarne come un’unica opera, ma la grande forza di questo disco è che ciascun brano, anche preso singolarmente, ha un suo perché ed una sua identità, a partire dall’introduttiva “Celtic”, passando alla tribale “Ciabalé”, al blues meccanico di “Tre e 37” fino al Rock’n’Roll ebbro di “Demonietto all’Organetto”. “Serpente nello Stivale”, la quinta traccia si apre con una ritmica molto vicina ai King Crimson dei primi anni ‘80, su cui insiste un pattern di voce davvero trascinante, che rende questo uno dei momenti più alti del disco. Traccia singolare anche “Nonno Tom”, il cui riff accattivante e la linea melodica tanto “già sentita” quanto funzionale, mostrano come anche qualcosa che musicalmente ormai si dà per scontato e banale possa essere interpretato e rivestito di originalità. |
Scritto da Alex Marenga Martedì 19 Maggio 2015 18:27
L’etichetta italiana Psych Up Melodies ristampa questo album dei Cheval Fou, che contiene brani realizzati fra il 1970 e il 1975, permettendoci il riascolto di materiale fondamentale a ricostruire il quadro di una scena, come quella francese degli anni 70, troppo spesso identificata solo con i Magma. |
Scritto da Alex Marenga Lunedì 18 Maggio 2015 20:35
Questo album è la ristampa dell’ unico lavoro dei Nyl del 1976 band nata da una partenogenesi dei Cheval Fou, il gruppo seminale di psichedelia francese e pubblicato originariamente dalla Urus. |
Scritto da Gianluca Renoffio Lunedì 18 Maggio 2015 20:16
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Scritto da Gianluca Livi Lunedì 18 Maggio 2015 19:43
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Scritto da Fabio Loffredo Lunedì 18 Maggio 2015 13:58
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Scritto da Gianluca Livi Domenica 17 Maggio 2015 22:16
Qualificare questo artista in termini cantautorali – nel senso più classico del termine - sarebbe un grave errore concettuale. Alla sua seconda uscita discografica (il debutto risale al 2010), Calivi propone un album ove i toni crepuscolari e foschi appaiono predominanti, sublimati da arrangiamenti avvincenti e mai prevedibili, felice testimonianza di variegate ascendenze su di lui esercitate. |
Scritto da Gianluca Livi Giovedì 14 Maggio 2015 14:53
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Scritto da Gianluca Livi Giovedì 14 Maggio 2015 08:47
Da accanito fan della prima era, non ho mai sopportato la voce di Sammy Hagar mentre ho sempre ritenuto Gary Cerone un grande inteprete, il quale, tuttavia, nei Van Halen faceva il verso al suo predecessore: insomma, per farla breve, per me i Van Halen hanno senso solo con David Lee Roth in organico. |
Scritto da Gianluca Livi Mercoledì 13 Maggio 2015 21:52
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Scritto da Roberto Cangioli Martedì 12 Maggio 2015 09:59
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