Scritto da Andrea Marchegiani Giovedì 12 Ottobre 2006 16:10 Letto : 6248 volte
ha la tipica caratteristica dei filoni Prog, cioè quello di un unico filo conduttore che percorre i vari brani, in questo caso quello Epico-Mitologico riferentesi alla produzione dell'Orlando Furioso. Nell'incipit In volo, i versi dell'Ariosto decantati con un leggero fondo musicale di flauti, catturando l'attenzione fanno crescere la tensione in un climax ascendente fino a scaricarsi nel ritmo frenetico e volteggiante di R.I.P in cui tutto il senso di epicità e drammaticità viene ben descritto dai meravigliosi riff di Nocenzi e Todaro, trasmettendo immagini vive di scontri e furiosi combattimenti come se lo stesso ascoltatore ne fosse attivamente partecipe. Passaggio funge da momento solenne e di legame con l'altro brano Metamorfosi, con esso l'ascoltatore viene preso per mano e portato verso il vero capolavoro: Il giardino del Mago. Passaggio e Metamorfosi sono brani tipicamente Prog, compassati (soprattutto il primo), strumentali e carichi di una fitta trama armonica intessuta dal suono del clavicembalo di Nocenzi, lo spazio vocale qui è molto piccolo,coprente solo il finale. Il culmine viene raggiunto con il Giardino del Mago, una vera e propria opera nell'opera. Comprende quattro passaggi, in cui si ha un vero e proprio altalenarsi di registro, inizialmente quasi lamentevole e pieno di drammaticità, innalzandosi successivamente di ritmo e cadendo nuovamente in un "sonno" poetico carico di speranza in ...coi capelli sciolti al vento... che esplode infine in un ritmo gioioso, intriso di suoni rock-sinfonici. Concludendo, non si può altro che sostenere questa magnifica perla, capolavoro superbo non solo da un punto di vista musicale e tecnico, ma anche per il forte accento poetico, a testimonianza di quanto quest'opera sia stata profondamente meditata in tutte le sue parti. |
Vittorio Nocenzi: Organo, flauto, voce Anno: 1972 Sul web: |