Scritto da Janus Martedì 11 Agosto 2020 00:18 Letto : 1433 volte
In "Zaini di elio" è evocato il dinamismo mai statico di Flying Colors e Spock's Beard degli esordi mentre le magniloquenze a tratti pomp di Transatlantic e del Neil Morse solista sono dominanti nel pezzo che fornisce il titolo all'album, una lunga suite ove, peraltro, viene sporadicamente richiamata la tradizione classica italiana (particolarmente evidente nei primi minuti di ascolto). Queste ascendenze sono valorizzate dalla vocazione pressoché strumentale del combo, circostanza che rappresenta il vero potenziale dell'album giacchè i pur rari ingressi vocali, e si auspica che venga colto lo scopo propositivo del commento, non costituiscono il punto forte dell'opera (si sarebbe parlato di capolavoro se la voce fosse stata affidata ad un qualche emulo di Roberto Tiranti o Nicola Di Già). Fa eccezione "Il sarto", efficace esempio di brano a vocazione cantautorale (di stampo quasi Branduardiano) sublimato dalla validità degli intrecci vocali di Luca Zerman e della pregevolissima ospite Elisa Montalto. |
Luca Zerman: Voce, Hammond, Synth Anno: 2020
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