Scritto da Gianluca Livi Mercoledì 21 Dicembre 2016 14:11 Letto : 3751 volte
Lo stile è certamente diverso dal periodo RCA ma la musica è di altissima qualità e le etichette "Cramps", "Progressivamente" e "Prog Italia", ostentate bellamente sul retro copertina, sono adesso più che mai appropriate. Si tratta di un'opera in bilico tra prog e hard che appare totalmente convincente nelle sue espressioni strumentali, mentre piccole riserve si nutrono sui testi, non sempre immediati, talvolta prevedibili, ma incredibilmente ben cantati (e non poteva essere altrimenti, essendo la voce prevalentemente affidata a Chris Catena, un grande del metal nostrano). Tuttavia, si tratta di un neo oltremodo trascurabile se si pensa che il prog suonato appare moderno e dinamico, mai una volta celebrativo del vecchio Rovescio, ma non per questo meno valido. La formula è nuova e oltremodo avvincente: i cambi di tempo si susseguono, le atmosfere si avvicendano, i brani non sono mai ripetitivi o prevedibili. L'impronta hard è determinata dalla chitarra, estremamente graffiante, sempre stridula, votata spesso al funambolismo intelligente e mai fine a se stesso. L'Orchestra Filarmonica Calabrese condotta da Alexander Frey (sovvenzionata in parte dai fans, previa richiesta di Enzo Vita in persona) - che contribuisce all'esecuzione dalla suite che occupa l'intero lato uno - conferisce al disco quel suggestivo sapore retrò, tipico della cultura settantiana, a cui il nuovo Rovescio sembra finalmente - e speriamo stabilmente - tornato. L'augurio è di continuare su questa strada, nel caso fosse in programma un'altra uscita discografica. |
Enzo Vita: guitars
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