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Amministrazione Caos Popolare
Sendai Nebula

I romani Amministrazione Caos Popolare nascono a seguito dell'incontro tra chitarrista Luigi Ranieri, appassionato di psichedelia, e il bassista Nicolas Sabini, più indirizzato verso il progressive, ai quali si aggiungono nel tempo altri quattro elementi, di medesima formazione culturale (in corso di registrazione, peraltro, si registra un avvicendamento alla batteria).

Di tutto l'organico, il solo Ranieri vanta esperienze discografiche pregresse, essendo apparso - quale ospite, nelle duplici vesti di bassista e chitarrista acustico, unitamente a membri di Banco del Mutuo Soccorso, Graal, Ezra Winston, Rondò Veneziano - nei due vinili degli Anno Mundi, gruppo romano di matrice marcatamente sabbathiana (qui la nostra recensione del loro esordio).
Stante un siffatto background del chitarrista fondatore, ci si aspetterebbe, da questo complesso, un disco pervaso di sonorità hard & heavy di provenienza settantiana.
E invece no! 
"Sendai Nebula" presenta un substrato rock con soltanto qualche spunto hard mentre sono molto più evidenti i richiami al Prog, segnatamente alla liquidità di stampo floydiano. In tal senso, vanno certamente indicate “Buio assoluto”, “Onde” e “Liverpool”, tutte perfettamente in bilico tra sintonie introspettive e attitudini malinconiche, ricche di suggestivi interventi al pianoforte e forti di pregevoli e fluidi assoli di chitarra elettrica.
Con “Esistenzialista” e “Abandon” il gruppo tenta alcune commistioni di genere: il primo pezzo appare in termini di rock lineare, senza orpelli eccessivi, molto diretto, con sporadici richiami al new prog; l’altro, interamente strumentale, va ad esplorare con successo le atmosfere dilatate gilmouriane, proponendo riff di provenienza hard rock ma citando anche la cultura neoprogressiva, dando vita ad un connubio che risulta sicuramente vincente.
“E la luna fuma” non convince più di tanto, non certo per la sua validità intrinseca ma per il fatto che, lambendo il cantautorato (anche se non mancano spunti più vivaci sul finale), risulta decontestualizzato rispetto al sound complessivo del disco. Molto valida, invece, la suite finale, “Noël”, che, senza strafare, offre una bella visione della musica degli ACP, tra momenti sospesi ed altri più enfatici, ben descritti dagli imperiosi “solo” dei due chitarristi, sostenuti dal lavoro ritmico di bassista e batterista, entrambi molto precisi.
L’album, di gradevole ascolto, è un onestissimo esempio di nuove sonorità che, senza ostentazioni di sorta, abbraccia principalmente prog e new prog.
Una migliore consapevolezza, da parte di questa band, delle proprie potenzialità creative, fa auspicare migliori risultati futuri con la pubblicazione di un eventuale secondo album, si spera a breve termine.


Luigi Ranieri: chitarra, cori
Nicola Sabini: basso
Attilio Renzetti: voce
Andrea Aliberti: chitarra
Andrea Di Giovenale: tastiere
Luigi De Poli: batteria
Roberto Segala: batteria

Anno: 2014
Label: Autoprodotto
Genere: Progressive Rock

Tracklist:
01. Esistenzialista
02. Onde
03. Buio assoluto
04. Liverpool
05. Abandon
06. E la luna fuma
07. Noel

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