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Mirko Colombari
Bok

E’ incontestabile, la semplicità paga e ripaga sempre, niente di quello che risulta artificioso o creato con impalcature inverosimili, rimane, resta o viene adottato come punto fermo per le proprie esigenze, specie nella musica dove, se la fatturazione architettonica superi i limiti di decenza, quello che riesce ad ottenere è comunque un qualcosa da accantonare o perlomeno, da prendere con le molle della pietà.

E per restare in tema di “semplice & deciso”, dal cilindro magico dell’underground nostrano peschiamo l’ottimo Bok, esordio del musicista reggiano Mirko Colombari, un disco di cantautorato che guarda all’oggi, in tralice tra le curve di tutti i giorni e acuto nel segnalare quello che graffia o accarezza nella società, ma anche una poetica “nostrana”, casalinga, intozzata in quella bella umanità di cui si ha tanto bisogno; l’artista Colombari suona e parla, confida e ispira passioni che ti fanno sentire protetto e coccolato nel contempo, un percorso melodico tra il pop ed il rock, un privilegiato stato d’ascolto che si prende le sue rivincite, le sue controprove e i suoi piaceri intimistici.

La formula del disco è quella del non clamore, un pugno di brani che si mettono al servizio delle intuizioni e delle speranze di buoni fini, storie e ricordi che si affollano educatamente all’uscio della memoria e delle cose dolci/amare; dentro ci sono tutte le indimenticabili affezioni di Massimo Riva “Magica”, Graziano Romani “E pensare che volevo e di tutte quelle luci di provincia che si accendono al passaggio di “Vivo”, lungo strade percorse di amarcord “Due passi”, “Covent Garden” o nel sognante e “alcolico” tex-mex che ciondola simpaticamente tra i viottoli di “Canazei”.

Sì, la semplicità paga sempre, e questo è un debutto in gran forma dove sussiste più di una condizione per andare avanti e provare a “tentare il volo”.

70/100


Mirko  Colombari: Voce, chitarra elettrica  e acustica
Giordano  Gambogi: Chitarre, percussioni e cori
Diego  Scaffidi: Batteria
Alessandro  Fajeti: Basso

Guests: 
Gianluca  Tagliavino: Hammond
Andrea  Cusato: Chitarra  slide
Giovanni  Marani: Wurlitzer
Lucio  Boiardi: Honky  Tonk

Anno: 2012
Label: Autoprodotto
Genere: Cantautorato Rock

Tracklist:
01. Amore  vs  anarchia
02. Vivo
03. Desmo  boys
04. Covent  Garden
05. Magica
06. E  pensare  che  volevo…
07. Mia  regina
08. Due  passi
09. Canazei

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