Scritto da Salvatore Siragusa Lunedì 28 Marzo 2011 14:46 Letto : 3101 volte
La partenza è veramente di ottima fatture con tre brani: "Atlante", "Sub" e "La morale" gradevolissimi e di buon livello musicale, in cui il gioco preferito della band, fatto di ritmo, melodia e potenza si esprime nel modo migliore, 3 brani che hanno nella facilità estrema di entrare in testa e non uscirne più la loro "arma" vincente. Molto interessanti anche le sfuriate punk di "Voglio di più" (cover degli Angeli) o le linee più "ruffiane" di Puro/Impuro. Decisamente meno ruffiana sia dal punto di vista musicale che lirico è "La chiesa dei morti viventi" brano per me tra i più riusciti che ci presenta una band abile anche nell'uso dei testi. Altro ottimo brano sicuramente da segnalare è "Tormenta in cui ritroviamo ritmi più "d'impatto" con toni che strizzano l'occhio al Rock più duro. Chiude la melodica "Affidavit". Un lavoro quindi che promuove a pieni voti una buona band; un album di genere che si ascolta tutto d'un fiato e con piacere dall'inizio alla fine, destinato sia a chi cerca un sound gradevole, orecchiabile, non eccessivamente impegnativo ma non scontato o forzatamente di "facile presa" e sia a chi non dispiacciono brani arricchiti da quel pizzico di brio e vivacità che Lemeleagre sanno dosare con sapienza. Un giusto mix di reminiscenze punk e sonorità alternative pagando un piccolo pegno al power pop più mainstream, il tutto però onestamente non dispiace. 70/100
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Silvio Pasqualini: Voce, chitarra Anno: 2011 |