Scritto da Andrea Marchegiani Venerdì 13 Agosto 2010 18:05 Letto : 2679 volte
I brani che compongono VorteX, costituiscono una colonna sonora, un concept album riferito ad una realtà futuristica e progredita che malgrado ciò, produce nell’individuo un senso di smarrimento ed insofferenza ben sottolineata in Obscure Visions e nell'omonimo VorteX, che lo inducono a voler rifuggire da tutto e tentare appunto in un “Change of season”. Il brano che mostra una certa originalità è Solid Ground (tra l'altro unico pezzo in cui troviamo una sezione vocale) che ha un carattere fortemente trip-hop (alla Massive Attack per intenderci) nella parte iniziale piuttosto incalzante per poi subire successive variazioni tematiche ora più lente ed ambient, ora più jazz-rock. Brani come Evefly e Running Away mostrano pienamente interventi e fraseggi jazz cristallini al piano a testimonianza del notevole approccio del musicista con lo strumento. Purtroppo, l’album incappa in alcuni limiti come la mancanza di un drumming autentico che quindi inficia moltissimo il lavoro nella sua interezza. Inoltre l’uso (e abuso) del synth e dell’elettronica, sfocia in pezzi che risultano talvolta poco originali ed eccessivamente carichi di refrains. 60/100
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Gianluca Grasso: Piano, synth, loops Anno: 2010 |