Scritto da Paolo Marchegiani Domenica 10 Giugno 2007 20:29 Letto : 2480 volte
Oxymoron, figura retorica che consiste nell’accostare parole che esprimono sensi abitualmente contrapposti, è un titolo perfetto per il suo nuovo lavoro che presenta quattro composizioni elaborate a cavallo tra il 1991 ed il 2005 destinate ad eterogenee formazioni vocali e strumentali. In questo arco temporale l'artista ha avuto modo di sviluppare pienamente il suo nuovo stile di scrittura che ha efficacemente denominato "vettoriale" Salve Regina è una delle preziose gemme, tra le composizioni a carattere religioso strutturata attorno ad un coro maschile ed orchestra, che Erkki-Sven Tüür ha realizzato più recentemente; il più "datato" dei brani è la relativamente breve Dedication per violoncello e pianoforte. La composizione chiave dell'album è senza dubbio Ardor, concerto della durata di venticinque minuti per uno strumento, talora ingiustamente trascurato, come la marimba, mentre l'insieme dei pezzi che forniscono la denominazione, Oxymoron all'opus, è ispirato dall'elemento naturale della catena Alpina. La scrittura di Tüür è caratterizzata in tutto il lavoro da marcate giustapposizioni di linguaggi musicali solo apparentemente inconciliabili ed eterogenei, modellati con un raro e raffinato senso dell'architettura e della drammaturgia musicale. L'aspetto più sorprendente di Oxymoron, in parte già ben presente in Arhitettonika VI, è di proporre materia molto ben organizzata, con enorme espressione di gesto, ed una abile orchestrazione retorica del corpus narrativo. |
Olari Elts: Direttore Anno: 2007 |