Doppia recensione per "Falling In Between" dei Toto.
La prima grande notizia che emerge dall’ascolto di Falling in Between è che i Toto sono di nuovo capaci di sorprendere ed emozionare. La seconda è che con l’ingresso in formazione del tastierista di colore Greg Phillinganes (già con i Toto nella seconda parte del tour di Through the Looking Glass) arriva a compimento quel processo di “ritorno alle origini” iniziato con il rientro nel 1999 del cantante Bobby Kimball, che ha permesso al gruppo di ridimensionare gradualmente il peso di Steve Lukather nell’economia musicale e compositiva della band. Non che Luke in questi anni sia stato artefice di chissà quali nefandezze, ma è innegabile che con l’abbandono alla fine degli anni ottanta del keyboard wizard Steve Porcaro (qui di nuovo presente come ospite) e la rinuncia a un cantante di ruolo, la produzione dei Toto sia diventata per qualche anno una sorta di emanazione diretta del suo chitarrista, con tutti i pregi e i difetti del caso. Già dalle prime note della bella e potente title track, è evidente come ora che gli equilibri sono ristabiliti la musica dei Toto sia tornata a svilupparsi in maniera più armonica e variegata, permettendo ai brani di riacquistare quella profondità e quell’imprevedibilità che sono da sempre il marchio di fabbrica della band americana. In più, e su questo fanno fede le parole degli stessi componenti del gruppo, Falling in Between in molti punti strizza consapevolmente l’occhio al prog degli anni settanta, Yes in testa; ciò è testimoniato dai synth e dalle tastiere di Dave Paich e Steve Porcaro, dalle complesse polifonie vocali (non è da tutti avere ben quattro potenziali cantanti solisti in formazione), dal drumming creativo di Simon Phillips e da quella ritrovata imprevedibilità e libertà creativa di cui parlavamo in precedenza. A testimonianza di questo ritrovato feeling con il rock progressivo, che, ricordiamolo, tanto ha influenzato i primi passi della band americana alla fine degli anni settanta, ecco la presenza come ospite in un brano addirittura di Ian Anderson (Jethro Tull) al flauto. Realizzato in un contesto di lavoro sereno e rilassato, libero dalle pressioni commerciali imposte dalle major discografiche, Falling in Between è un po’ il Marbles dei Toto: grande musica che arriva direttamente dal cuore di grandi musicisti. di Paolo Carnelli
Torna dopo 7 anni di silenzio uno dei gruppi che hanno fatto la storia dell'Hard Rock melodico uno dei gruppi capiscuola dell'AOR: i TOTO. 65/100di Salvatore Siragusa |
Bobby Kimball: Voce Anno: 2006 |