Scritto da Andrea Marchegiani Sabato 07 Ottobre 2006 13:12 Letto : 3629 volte
A fianco a questi abbiamo brani particolarmente coinvolgenti come Stop It, Swingline e Addidas in Heat, in cui facilmente si possono ritrovare molti elementi Zappiani come la sezione corale-scherzosa e l'andamento piuttosto giocoso. Naive Guitar e Hot Sun sono pezzi più Crimsoniani, soprattutto il primo in cui Belew sembra ricordare i soundscapes Frippiani dalla forte cromaticità e presentano un andamento piuttosto compassato per poi avvicinarsi ai riff più vicini a Sartori in Tangier (Beat) e Matte Kudasai (Discipline), non a caso siamo proprio in quegli anni. Il brano che merita una certa attenzione è proprio The Lone Rhinoceros, in cui Belew mostra uno degli elementi che lo caratterizzano di più, l'amore per la numerose possibilità onomatopeiche della chitarra. Il ritmo piuttosto cadenzato di questo pezzo sembra proprio far apparire all'orizzonte il maestoso avanzare di un gruppo di rinoceronti il cui verso viene riprodotto dalle funamboliche dite di Belew che ancora una volta fa ampio ricorso alla leva e alla distorsione. Il musicista si congeda con circa un minuto e mezzo di accompagnamento melanconico del piano affiancato dal suono della chitarra-rinoceronte che emette per l'ultima volta il suo verso il vuoto. Con questo robusto lavoro, Belew ha saputo dimostrare come si può "sopravvivere" agli anni ottanta, facendo ricorso ai suoi caratteri più tipici ma ricavandone un risultato del tutto originale con annessi numerosi spunti sperimentali e sonori che verranno ripresi successivamente e che tutt'ora anche in Side One,Two e Three si possono ritrovare. 75/100
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Adrian Belew: Chitarra, effetti, voce, percussioni, arrangiamento, batteria Anno: 1982 Sul web: |