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Roine Stolt (Kaipa, Flowers King, Transa tlantic)





ROINE STOLT
The Flower Kings

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Introduzione

il chitarrista, cantante e compositore Roine Stolt è una figura cruciale nella storia del rock svedese. Ha preso parte a due dei più importanti gruppi rock progressive del suo paese: i Kaipa, negli anni 1970, e I Flower Kings dal 1990 in poi.
Stolt ha lavorato anche con i Transatlantic, un supergruppo di rock progressivo dalle connotazioni multinazionali, giacchè oltre a lui, vi hanno militato Neal Morse (ex-Spock Beard), Pete Trewavas (Marillion) e Mike Portnoy (ex Dream Theater).
Nel 2015 Roine entra a far parte della touring band di Steve Hackett come bassista e chitarrista per il "Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited Tour", mentre nel giugno 2016, ha pubblicato un album con Jon Anderson (Yes), dal titolo "Invention of Knowledge".


Intervista a cura di Gianluca Livi con il contributo di Bartolomeo Varchetta.
Traduzione di
Gianluca Livi.


- A&B - Prima di tutto, lasciami dire che il tuo ultimo album assieme a Jon Anderson è una grande opera
(qui la recensione). Come sei entrato in contatto con Jon?
Roine: Ho fatto un concerto di pezzi degli Yes assieme a Jon e i miei amici dei Transatlantic, una crociera nei Caraibi, pochi anni fa. La cosa è piaciuta e, da allora (si parla del 2014. NdA), Jon ha iniziato a mandarmi demo che io ho sviluppato e modificato aggiungendo nuove sezioni. In seguito, lui ha continuato ad inviarmi nuove idee.
Io penso di aver cercato più o meno di essere fedele alla sua visione delle cose, ma naturalmente aggiungere le mie idee ha reso la cosa un po' diversa.
Abbiamo entrambi pensato con mentalità "progressiva", il che significa che siamo aperti a diversi modi di fusione, molti stili e molte influenze, dalla musica classica al jazz, passando per folk, etno, worldmusic di ogni tipo ed elettronica.

- A&B - E 'stato difficile realizzare le canzoni dell'album?
Roine:
Non proprio. La musica degli Yes è stato il nostro principale punto di incontro. Entrambi abbiamo maturato una buona comprensione di quello stile, ma abbiamo provato anche a fare qualcosa di nuovo e fresco.
Di solito basta dire: "Have Fun". Io ho proposto giusto le mie idee: la maggior parte di esse sono state approvate e solo un paio di cose sono state lasciate fuori.
Un processo naturale, comunque. Abbiamo cercato il modo migliore per realizzare le composizioni nella loro versione finale.
Siamo entrambi perfezionisti. Lui mi mandava idee, io costruivo i brani step by step e, successivamente, Jon ha scritto tutti i testi.
E' stato un processo molto organico, anche se non siamo mai stati nella stessa stanza. Abbiamo parlato al telefono e, via e-mail, ci siamo inviati i file per l'approvazione.
Jon ha cantato le sue parti in California, il resto è stato registrato qui.

- A&B - A mio parere, la musica di "Invention of Knowledge" è molto più vicina alla musica degli Yes, piuttosto che quanto prodotto con i Flower Kings o i Transatlantic. Sei d'accordo?
Roine:
Penso che sia naturale, a causa della sua voce che è sempre stata al centro di questo tipo di musica. Jon è senza dubbio la voce di Yes.

- A&B - Tu e Jon suonate in questo album con un pugno di eccellenti musicisti. Chi ha scelto gli altri membri coinvolti nel progetto?
Roine:
Abbiamo Tom Brislin alle tastiere, Felix Lehrmann alla batteria, Jonas Reingold al basso. Sono venuti in Svezia e tutti loro hanno registrato insieme, in un vero e proprio studio, una stanza attrezzata con vecchi strumenti come organi Hammond, pianoforti Rhodes, sintetizzatori Moog, etc.
Poi ci hanno raggiunti anche Daniel Gildenlöw, Nad Sylvan e un paio di cantanti per i cori.
Infine abbiamo avuto i contributi di fratello Michael Stolt al basso e la sorprendente Lalle Larsson al piano e al synth.


Roine Stolt with Jon Anderson

- A&B - Si può esporre il curriculum vitae di ciascun membro?
Roine:
Oddio. Beh, Tom Brislin ha suonato con gli YES nel Symphonic tour ma anche con Meatloaf, Renaissance, Blondie, Camel e molti altri; Nad Sylvan, ora con Steve Hackett, è stato membro degli Agents Of Mercy; Daniel Gildenlow è stato nei Pain of Salvation, The Flower Kings, Transatlantic; Lalle Larsson è un membro effettivo di Karmakanic e Agents Of Mercy; mio fratello Michael è stato un fondatore dei The Flower Kings e ora suona con me nei Kaipa DaCapo (nel 2014, tre membri originali dei Kaipa - Roine Stolt, Ingemar Bergman e Tomas Eriksson - hanno riformato il gruppo sotto il nome Kaipa DaCapo suonando dal vivo sia musica estratta dai primi tre album, sia nuovi brani. I membri aggiunti sono suo fratello Mikael alla voce e alla chitarra e il tastierista Max Lorentz. NdA).
Le vocalist femminili, infine, sono professioniste (session singers o insegnanti). 

- A&B - Andrete in tour supportando l'album?
Roine:
Jon ha detto molte, molte volte che lui vuole suonare dal vivo: giusto un paio di settimane fa ne abbiamo parlato ancora, ipotizzando un tour il prossimo anno, ma dobbiamo vedere bene. Vogliamo renderlo uno spettacolo molto speciale.

- A&B - State pensando ad un secondo capitolo, nel prossimo futuro?
Roine:
Troppo presto per dirlo sebbene Jon mi abbia già inviato nuove idee musicali, su cui lavorerò nei prossimi mesi.
L'album è stato un enorme successo commerciale e artistico, con recensioni stellari, quindi, perché fermarsi?
Ci siamo incontrati due settimane fa a Londra e ne abbiamo discusso brevemente. Non c'è alcuna ragione logica per non fare nuova musica il prossimo anno.

- A&B - Parlando di tue esperienze precedenti, come ti sei unito ai Kaipa quando avevi appena diciotto anni?
Roine:
Avevo sentito la loro musica e, appreso che erano "musicisti professionisti" che provano prog e rock sinfonico, ho semplicemente chiesto di aderire, perché erano un trio con nessun chitarrista in organico.


I KAIPA con Roine negli anni '70

- A&B - C'erano molti seguaci del prog in Svezia, in quel momento?
Roine:
Sì, è stato un buon momento. Ma oggi noi siamo portati a vedere tutto quello che captava negli anni '70 attraverso un filtro romantico. In realtà, io credo che la scena progressiva sia decisamente migliore oggi di allora.

- A&B - Durante la tua carriera sei rimasto coinvolto in molti progetti: The Flower Kings, Tangent, Transatlantic. Quale è stato il più gratificante?
Roine:
Il progetto relativo ai Flower Kings è stato artisticamente il più appagante: per me era come un figlio.
I Transatlantic sono stati il gruppo più remunerativo dal punto di vista economico mentre gli Agents Of Mercy sono stati quelli con cui mi sono sentito più felice, parlando del rapporto con gli altri membri.

- A&B - Quale il più difficile da gestire?
Roine:
Non credo si possa parlare di difficoltà nella gestione: a me basta andare tutti i giorni "a lavorare" e cercare di essere fantastico (sic!), di andare avanti e fare le cose migliori, con le persone migliori.

- A&B - Qualcuno dice che molte band nello stesso momento costringono gli artisti a una creatività non spontanea. Qualcun altro parla di un atteggiamento ripetitivo. 
Roine:
Beh, ci sono certamente band o artisti là fuori che fanno la stessa cosa, nello stesso momento o a distanza di poco tempo. Io cerco di non essere uno di loro, quindi, di conseguenza, mi fermo e cerco di fare cose diverse. Per intenderci, non è detto che resti in una band anche se ottiene un grande successo. Perché per me, l'arte è molto più importante del contante...

- A&B - Quali sono i futuri sviluppi dei Transatlantic?
Roine:
Non ne ho idea: abbiamo fatto un tour un paio di anni fa e, da allora, nessun'altra attività. Il silenzio sembra preludere ad una interruzione.
Io ho contatti continui con Neal e con Pete di tanto in tanto. Sono tutti troppo occupati con troppi progetti. Sembra che i Transatlantic non siano stati progettati per essere un progetto continuativo.


I Transatlantic: Neal Morse, Roine Stolt, Daniel Gildenlöw, Pete Trewavas e Mike Portnoy

- A&B - Last but not least, quali i progetti futuri dei Flower Kings?
Roine:
La band è semplicemente "messa su ghiaccio": francamente, quando e se ritornerà, avrà un aspetto un po' diverso. Oggi ho un'idea differente dei Flower Kings, un'idea che, in qualche strano modo, in passato era scomparsa lungo la strada.
Voglio salire su un palco ogni sera e suonare un grande set con persone che conoscono le canzoni, che le amano e traggono giovamento nella stare nel gruppo.
Non un "concerto", ma "la vita…." (sic!).

- A&B - Pat Mastellotto è stato il batterista della band nel corso del 2007. Non è tra i miei batteristi preferiti, tra tutti quelli che si sono avvicendati nei Crimson. Tuttavia, parlando del suo talento come programmatore ritmico, penso che sia vicino ad una figura geniale. Eppure, nei Flower Kings, questa attitudine non è stata sfruttata. Cosa ne pensi di lui, come batterista e come manipolare di ritmiche?
Roine:
Non posso dire mai abbastanza di quanto mi sia piaciuto suonare con Pat. E' nella mia lista dei più professionali, il bel carattere con cui abbia mai lavorato, gentile e sempre pieno di voglia di fare spettacolo, una personalità simpatica, priva di ego.
Quando è entrato nei Flower Kings (peraltro con un brevissimo preavviso), semplicemente, non era il momento di esplorare o sperimentare con l'elettronica, sebbene mi dispiaccia, in un certo senso, perché è un vero asso in quel tipo di cose.
Avevamo bisogno di concentrarci su come ottenere le canzoni nella forma giù corretta. Tuttavia, ha fatto un po' di soundscape, realizzando un lavoro fantastico, date le condizioni e il breve tempo.
Lo vedrò nel week end, qui a Stoccolma, con i King Crimson.

- A&B - Circa la esperienza con Steve Hackett, come sei entrato in contatto con lui?
Roine:
Ho conosciuto Steve dal 2009 e abbiamo suonato insieme in vari concerti. E' stato ospite dei Transatlantic un paio di volte, all'OFV Festival.
L'ho incontrato ad altri concerti negli ultimi sette anni. Abbiamo suonato molte volte e lui ha invitato me a suonare in suo show a Londra, alla Royal Albert Hall.
Sono poi stato invitato ad unirmi alla sua band suonando basso e chitarra, girando l'Europa e gli Stati Uniti d'America per 2 volte. IN tutto, ho fatto con lui 85 spettacoli.

- A&B - Pensi che ci sarà la possibilità di lavorare insieme in studio, nel prossimo futuro?
Roine:
Sì, Steve ha parlato di registrazioni future ma non so che di cosa si tratti e quando avverrà.


A&B - Dieci anni fa, si vociferava sul web di una reissue in vinile del catalogo Flower Kings....
Roine:
Abbiamo avuto colloqui nel senso con la nostra casa discografica. Credo che abbiano pubblicato "Stardust we are", ma poi eravamo tutti troppo impegnati per fare la stessa cosa con gli altri album.


- A&B - Le ultime parole per i fans italiani...

Roine: Uh, beh, sarebbe bello suonare ancora in Italia, magari con i Kaipa DaCapo. Io di solito vengo sempre in vacanza in Italia, assieme a mia moglie.
Senza contare che l'anno scorso ho suonato da voi in tour con Steve Hackett, facendo alcuni spettacoli interessanti (si riferisce alle date italiane. Quella di Roma è stata fotografata qui, mentre Milano è stata recensita qui e fotografata qui. NdA). Mi piacerebbe tornare in qualsiasi momento.




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ENGLISH VERSION



Introduction.

Swedish guitarist, vocalist and composer Roine Stolt is a major figure in Sweden's rock history. He led two of his country's most successful progressive rock bands: Kaipa in the 1970s and The Flower Kings in the 1990s onward. Stolt worked also with Transatlantic, a multinational progressive rock supergroup consisting of Neal Morse (ex-Spock's Beard), Pete Trewavas (Marillion) and Mike Portnoy (ex-Dream Theater). In 2015 he joined Steve Hackett's touring band as bassist and guitarist for the "Acolyte to Wolflight with Genesis Revisited Tour".
On June 2016, he released an album with Jon Anderson (Yes), entitled "Invention of Knowledge".



- A&B - First of all, let me say that your last album with Jon Anderson (here the review) is a great work. How did you get in touch with Jon? 
ROINE:
I did a concert of Yes songs together with Jon and my pals in Transatlantic on a boat trip in the Carribeans a few years ago. We got on well and later Jon started to send me demos in 2014 and I developed and changed it quite a bit, I added new sections and he kept sending me new ideas too, I think I pretty much tried to be true to his vision but of course add my ideas to -make it even more special. We are both thinking “progressive”, meaning we’re open to many different ways of fusion, many styles and many influences from classical,jazz,folk,ethno, worldmusic all sorts and electronica.

- A&B - Was it difficult to realize the songs of the album? 
ROINE:
Not really, YES music was our meeting point. We both have a good understanding of that style, but we tried also to do something new and fresh. He usually just say : “Have Fun”. I just went along with my ideas - and most of it he approved - and a few things he asked that we left out of the songs. That’s a natural process.
We both seek a way to find the ultimate composition. We’re both perfectionists. He just sent me ideas and I started building the songs - bit by bit - and halfways he started re-writing the lyrics. It was a very organic process, even if we were not in the same room. We spoke on the phone and we e-mailed a LOT (sent files for approval, etc.).
He sang his parts in California, rest is recorded here. 

- A&B - In my opinion, the music of "Invention Of Knowledge" is still closer to the music of Yes, rather than the Flower King, Kaipa or Transatlantic. Do you Agree?  
ROINE:
I think it is only natural because of his voice is always the centre of this music. He IS the voice of Yes, no doubt.

- A&B - You and Jon play with a handful of excellent musicians. Who chose the other members involved in the project?
ROINE:
We have Tom Brislin on Keyboards, Felix Lehrmann on drums, Jonas Reingold on bass. They came to Sweden and we all recorded together in a real studio - a room - using old trusted gear (Hammond organs, Rhodes pianos, Moog synths, etc).
Then we also had Daniel Gildenlow, Nad Sylvan and a few female singers.
Plus we had my brother Michael Stolt on Bass too and the amazing Lalle Larsson on Piano and Synth.

- A&B - Can you expose the curriculum vitae of each member?
ROINE:
Oh gosh!. Well, Tom Brislin have played with YES (Symphonic tour) plus with Meatloaf, Renaissance, Blondie, Camel and many more.
Nad Sylvan is now with Steve Hackett Band and was in Agents Of Mercy.
Daniel Gildenlow has been in Pain of Salvation, The Flower Kings, Transatlantic.
Lalle Larsson is a member of Karmakanic, Agents Of Mercy.
Michael Stolt has been a founding member of The Flower Kings and now with Kaipa Da Capo.
The female singers are serious session singers and vocal teachers.

- A&B - Will you go on tour supporting the album?
ROINE:
Jon has said many, many times that he wanna play it live. He in fact emailed me last week and said "we’ gotta do this live next year". But we’ll see, we wanna make it a very special show.

- A&B - Are you thinking to a second chapter, in the next future? 
ROINE:
Too early to tell, but yes, Jon has sent me some new music ideas, that I’m gonna work on these coming months.
The album has been na huge commercial and artistic success, with stellar reviews, etc. So why stop? We met 2 weeks ago in London and did discuss it briefly and we see no reason why we shouldn’t make more music this coming year.

- A&B - Talking about yours previous experiences, can you tell me how did you join Kaipa when you were eighteen?
ROINE:
I just heard about them and heard they were “professional musicians” rehearsing som prog/symphonic rock. So I simply asked to join, because they were a trio with no guitar player.


KAIPA DaCapo

- A&B - Were there many prog followers in Sweden, at that time?      
ROINE:
Yes, it was a good time but we see all that, the 70’s, thru a romantic filter, so in reality I think the scene is better today.

- A&B - During your career you have involved to many projects: The Flower Kings, Tangent, Transatlantic. Which was the most rewarding?
ROINE:
The Flower Kings was the most artisticly rewarding, it was my baby, sort of. Transatlantic was perhaps the band that brought in more money, and Agents Of Mercy was the band where I felt most happy with all members.

- A&B - Which the hardest to achieve? 
ROINE:
I don’t think in those terms. I just go everyday “to work” and try to be fantastic, to move on and do better things, with better people.

- A&B - Someone says that, many bands in the same moment, force the artists to a not spontaneous creativity. Somebody else talks about a repetitive attitude. What do you think about?
ROINE:
Well, there are certainly bands /artists out there doing the same thing, same formulay time after time.
I try not to be one of them, so consequently I stop and try do different things. Even if a band is very successful, I may stop or quit. Because art is too important to just cash in...

- A&B - Can you talk about recent evolution of Transatlantic?
ROINE:
I have no Idea. We did a tour a couple of years ago but no activity since then. There’s just silence, no continue.
I do keep contact with Neal and with Pete occasionally. People are busy... too many projects.  
Transatlantic wasn’t designed to be an ongoing thing it seems.

- A&B - Last but not least, The Flower Kings, your own band. Future projects of the band?
ROINE:
The band is simply put on ice and frankly, when and if the band return in the future, it will look a bit different. I had a different idea of Flower Kings that in some strange way disappeared along the way.
I want to walk on stage every night play a great set with people who know the songs, love the songs and love each other and the reason for being in that band.    
It’s not a “gig”, it’s life…..

Steve Hackett and Roine Stolt


- A&B - Pat Mastellotto was the drummer of the band during 2007. Not my favorite drummers, among those who play in the Crimson. However, talkin' about his talent as rhythmic programmer, i think he is close to the genius figure. Yet, in the Flower Kings, this attitude wasn't exploited. What do you think of him, as drummer and as sound-manipulator?
ROINE:
I can’t say enough how much I loved to work with Pat. He is on my list of most professional, nicest musician I ever worked with, kind and always wanting to do a great show, very easy going personality, no big ego.  
When he came in on short notice with The Flower Kings, there simply wasn’t time to explore more of the electronic things or experiment, but I do regret that in a way, because he is ace on the improv thing.
We needed to focus on getting all the songs down correct, but he did a few sounscape things and he did a fantastic job, given the conditions.  
I’m seeing him in a week here in Stockholm with King Crimson.  

- A&B - About your experience with Steve Hackett, how did you get in touch with him? 
ROINE:
I’ve known Steve since 2009 and we have played shows together. He guested with Transatlantic a couple ofv festivals.
I’ve met him on diffrent gigs on the last seven years. We played on stage many times and he invited me play on his show abd DVD at The Royal Albert Hall in London. I was invited to join his band playing bass & guitar and I did and played Europe and USA 2 times
I did 85 shows.

- A&B - Do you think there will be opportunities to work together in studio, in the next future?
ROINE:
Yes, Steve have talked about future recordings but I don’t know what and when or even if.

- A&B - Ten years ago, It was rumored on the web about a vinyl riussue of the old Flower Kings discography….
ROINE:
I know...we had talks with our record company. I think they released "Stardust We Are" but then we were all too busy to follow up with more albums.

- A&B - Last words for the Italian fans...  
ROINE:
Uh, well, it would be great to get to Italy and play music, maybe with Kaipa DaCapo.  
I usually spend my vacation together with my wife in Italy.
Also I was on tour with Steve Hackett last year and we did some nice shows there (live report here, photo report here and here).
I’d come back anytime!!



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