Scritto da Fabio Loffredo Sabato 30 Maggio 2015 10:51
Fabio Balzano è un cantautore fiorentino ma con origini siciliane, è un moderno cantastorie che rivisita ironicamente l’attualità del nostro mondo, anche se malato, ma agli occhi di Fabio sempre un libro aperto da dove poter attingere. |
Scritto da Valentino Butti Giovedì 28 Maggio 2015 19:31
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Scritto da Alessandro Splendori Mercoledì 27 Maggio 2015 21:05
Sulle ceneri del progetto Zocaffè, nasce questa interessante band lucchese che prende il nome dal verso dei porcellini d'india e si dice dedita al beat-pop. Dopo quasi un anno di lavoro esce questo loro "Generazione Y", un Ep cantato in italiano con cinque tracce a in cui spicca una visione critica ma quasi rassegnata della popolazione media. |
Lunedì 25 Maggio 2015 08:40
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Scritto da Paolo Marchegiani Domenica 24 Maggio 2015 21:18
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Scritto da Gianluca Livi Sabato 23 Maggio 2015 14:42
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Scritto da Gabriele Martelli Giovedì 21 Maggio 2015 21:00
Molto spesso capita di ascoltare musicisti di strada, buskers e folksingers e di soffermarsi ascoltando musica che non abbiamo scelto ma che, offertaci, finisce per qualche motivo per colpirci. E’ quello che accade a Michael Hoppé in vacanza nella sempre bella e folkloristica San Giminiano, quando si imbatte in Giuditta Scorcelletti, intenta a cantare accompagnandosi con la chitarra. Il talent scout americano, noto per aver messo sotto contratto artisti del calibro di Vangelis e Jean Michel Jarre, acquistando il cd della Scorcelletti, lascia il proprio biglietto da visita. Segue uno scambio di mail tra la cantante e il compositore e nasce l’idea di questo album, una collection di folk songs composte da Hoppé ed interpretate da Giuditta Scorcelletti. Il disco si presenta subito come un prodotto di livello internazionale, tranne per “L’Usignolo”, i testi (ad opera del compositore e paroliere David Gorge) sono in lingua inglese, così come l’intero booklet. Il tema predominante del disco è l’amore e la voce della Scorcelletti è perfetta per intonare queste canzoni ricche di pathos. Molte le note di merito in favore di questa artista, l’ottima padronanza della lingua inglese, il timbro perfetto per questo genere di musica, ma il vero segno di maturità artistica è la capacità di dare interpretazioni sempre fresche pur restando sempre molto misurata e “dentro” le canzoni, rifuggendo ogni ostentazione di doti tecniche. |
Scritto da Gabriele Martelli Mercoledì 20 Maggio 2015 18:43
Disco davvero particolare questo nuovo lavoro de Le Capre a Sonagli, formazione all’insegna del “non convenzionale”,composto da quattro differenti suite, intese come soundtracks per i corti animati, nati dalla collaborazione tra la band e l’illustratore Fulvio il Lupo, che narrano il viaggio infernale di Joe Koala. Il sound della band è parecchio variegato, lo stoner e l’alternative rock sono fusi con il rock psichedelico e il folk. Le liriche non sense, scelte spesso per loro suono più che per il loro contenuto semantico, sono veri e propri “mantra” in stile “Banana, Nirvana, Manana” (cfr ”Radio Gnome Invisible” dei Gong) perfettamente funzionali ad immergere l’ascoltatore nella musica e nelle animazioni. Essendo un concept album, viene naturale parlarne come un’unica opera, ma la grande forza di questo disco è che ciascun brano, anche preso singolarmente, ha un suo perché ed una sua identità, a partire dall’introduttiva “Celtic”, passando alla tribale “Ciabalé”, al blues meccanico di “Tre e 37” fino al Rock’n’Roll ebbro di “Demonietto all’Organetto”. “Serpente nello Stivale”, la quinta traccia si apre con una ritmica molto vicina ai King Crimson dei primi anni ‘80, su cui insiste un pattern di voce davvero trascinante, che rende questo uno dei momenti più alti del disco. Traccia singolare anche “Nonno Tom”, il cui riff accattivante e la linea melodica tanto “già sentita” quanto funzionale, mostrano come anche qualcosa che musicalmente ormai si dà per scontato e banale possa essere interpretato e rivestito di originalità. |
Scritto da Alex Marenga Martedì 19 Maggio 2015 18:27
L’etichetta italiana Psych Up Melodies ristampa questo album dei Cheval Fou, che contiene brani realizzati fra il 1970 e il 1975, permettendoci il riascolto di materiale fondamentale a ricostruire il quadro di una scena, come quella francese degli anni 70, troppo spesso identificata solo con i Magma. |
Scritto da Alex Marenga Lunedì 18 Maggio 2015 20:35
Questo album è la ristampa dell’ unico lavoro dei Nyl del 1976 band nata da una partenogenesi dei Cheval Fou, il gruppo seminale di psichedelia francese e pubblicato originariamente dalla Urus. |
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