Rosso
Milano, Teatro Elfo Puccini, 14 febbraio-12 marzo 2023

Rosso Teatro Elfo Puccini - John Logan - Francesco Frongia - Ferdinando Bruni - Alejandro Bruni

Tu non sei il mio allievo: io non ti insegno nulla. Questa è la dichiarazione iniziale del grande artista già affermato al giovane impacciato che entra nel grande studio newyorkese in cui Mark Rothko, uno dei maestri dell’espressionismo astratto, sta creando i Seagram murals.

Questa dichiarazione sembra un ossimoro, poiché è proprio il delicato rapporto tra artista e allievo quello che vediamo evolversi durante la rappresentazione del testo di John Logan. Questo rapporto tra generazioni è vitale anche per il maestro che sta per la prima volta affrontando, con l’uso dei toni scuri, una più decisa virata verso una visione trascendente e contemplativa delle sue opere. I grandi pannelli sono destinati al raffinato ristorante Four Seasons nel Seagram Building in costruzione a Manhattan, progettato dal grande architetto Mies van der Rohe. La possibilità di creare uno spazio architettonico e pittorico unitario,  insieme al prestigio dei committenti e alla sostanziosa remunerazione, è troppo attraente per lasciarla sfuggire. La storia dei Seagram murals è ben nota: Rothko si renderà conto che un ristorante di lusso non può assolutamente essere il luogo in cui far vivere le sue opere. Restituirà l’anticipo e si terrà i dipinti. Nella finzione teatrale il giovane assistente, ormai maturo intellettualmente, avrà un ruolo nella sofferta ma necessaria decisione del maestro. Ma l’evoluzione dialettica tra i due è anche un viaggio nel pensiero e nell’arte di Rothko, nel rapporto tra le generazioni di artisti e con i grandi maestri del passato. La roca voce di Ferdinando Bruni resuscita l’artista che ci spiega come guardare un quadro: un percorso nello spazio e nel tempo. Viviamo nei suoi ricordi l’ascesa di New York a centro mondiale dell’arte grazie agli Irascibili, capitanati da Pollock e Rothko. Viviamo la morte del cubismo e l’avvento della Pop Art, accusata di essere carina. “Io esisto per fermarti il cuore, per farti pensare; non per creare immagini carine” grida l’Irascibile pittore “Dire che qualcosa è bello fa vomitare!”. Il giovane assistente, Alejandro Bruni, ingoia ogni insulto, ogni vessazione e intanto la sua anima artistica cresce, la sua sensibilità sviluppa una voce.
Non è ovvio passare dal testo di Logan ad un vero spettacolo teatrale: il rischio è una esposizione didascalica. Per questo è significativo vedere Alejandro completare veramente una tela e mescolare davvero dei colori e sentire il suono delle suole che si staccano dal telo di plastica imbrattato di colore sul pavimento. Ma la regia di Francesco Frongia fa compiere un balzo al cuore quando mette in scena l’azione pittorica. La grande tela bianca è pronta. In silenzio davanti ad essa, pennello in mano, l’artista e il suo assistente, entrambi racchiusi nello spazio del telaio. Musica. Ed esplode il Rosso. È solo una base, quella che hanno steso ritmicamente con una danza, ma è sufficiente per rappresentarci la necessità del gesto.
Da vedere, per tutti quelli che amano l’arte contemporanea e per tutti quelli che ritengono non sia vera arte.

“L’arte è un’avventura in un mondo sconosciuto che può essere esplorato solo prendendosi dei rischi” (Mark Rothko)


Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 16 febbraio 2023




ROSSO
dal 14/02/2023 al 12/03/2023

di John Logan
traduzione Matteo Colombo

regia, scene e costumi Francesco Frongia

con Ferdinando Bruni e Alejandro Bruni
luci Nando Frigerio
produzione Teatro dell'Elfo

 


 

foto Luca Piva

TEATRO ELFO PUCCINI
Corso Buenos Aires, 33 MILANO
tel: 02 00660606
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ORARIO SPETTACOLI
da martedì a venerdì ore 21:00
sabato ore 19:30
domenica ore 16:30


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