- Ring stile Tron! - è la prima cosa che penso entrando in sala. Due ali di ripida scalinata si elevano alla mia destra e alla mia sinistra. Al centro, di fronte a me, il palcoscenico è una piattaforma quadrata di specchi, bordata da una striscia laser azzurra. Mi siedo a sinistra in prima fila e il pubblico di fronte a me, dall’altra parte del ring si specchia sulla nera superficie lucida. Bello vedere stravolto l’intero spazio del teatro, già mi sento coinvolta. Costellazioni di luci disegnano mutevoli architetture, ad ogni cambio di costellazione un salto di multiverso. Elena - Elena Lietti e Pietro - Pietro Micci danzano come Gene Kelly o Muhammad Ali tra eteree colonne di luce, tra i possibili multiversi del loro amore.
Lei è una cosmologa alla ricerca di una teoria del tutto, lui un apicoltore urbano. Sulla carta nulla di più distante, ma l’effetto farfalla ci dice che basta una infinitesimale variazione per causare grandi effetti. Così basta una differente intonazione di voce e possono amarsi o lasciarsi, in molti modi diversi, oppure no, fino a che morte non ci separi, fino alla morte entropica dell’universo, fino alla fine del mondo. Questo breve, splendido atto unico di Nick Payne, rappresentato per la prima volta a Londra nel 2012 e a Broadway nel 2014, affascina con un dialogo serrato e dà ai due bravi attori la possibilità di dispiegare tutta la loro arte. La bella regia di Raphael Tobia Vogel sfrutta al meglio sia le capacità dei due protagonisti, sia la bella scenografia di Nicolas Bovey e le luci narranti di Paolo Casati. La vita di Elena e Pietro (Marianne e Roland nel testo originale) è una vita ordinaria, ma permette all’autore, “danzando come una farfalla e pungendo come un’ape” tra i suoi molteplici percorsi alternativi, di indagare sul senso del libero arbitrio, del destino e del tempo.
“ELENA: Da nessuna delle nostre equazioni emerge il libero arbitrio.” “PIETRO:-Le api hanno un’incredibile chiarezza di scopo.” “ELENA:- Cosa intendi per tempo? Abbiamo tutto il tempo che abbiamo sempre avuto.”
Questa recensione si riferisce alla rappresentazione del 5 novembre 2022
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Costellazioni dal 5/11/2022 all'11/12/2022
di Nick Payne
traduzione Matteo Colombo regia Rafael Tobia Vogel
con Elena Lietti e Pietro Micci,
scene e costumi Nicolas Bovey luci Paolo Casati
assistente alla regia Beatrice Cazzaro
macchinista Marco Pirola fonico Martino Minzoni scene costruite presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
Elena Liotti vincitrice del Premio Nazionale Franco Enriquez 2022 per l'interpretazione di Costellazioni
produzione Teatro Franco Parenti / TPE Teatro Piemonte Europa
TEATRO PARENTI Via Pier Lombardo, 14 MILANO tel: 02 5999520
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