Scritto da Andrea Marchegiani Sabato 10 Maggio 2014 09:26 Letto : 2321 volte
La serata appena trascorsa all’Auditorium Parco di Roma è di quelle in cui si può dire pochi (purtroppo, vista la caratura degli artisti) ma buoni. Il pubblico si è dimostrato raccolto in un ascolto molto attento, ma non per questo meno intenzionato a far sentire il proprio calore ai due artisti, che hanno animato la sala Petrassi con vibranti e personalissimi stili. Uri Caine e Dave Douglas sono due gemme del panorama jazzistico contemporaneo, entrambe molto attivi su fronti jazzistici non canonici, basti pensare all’intensa partecipazione nel progetto Masada, alla corte del folle genio John Zorn. La tromba del musicista newyorkese fa sicuramente la parte del leone nei brani proposti, muovendosi su accenti tenui e riflessivi ed improvvisamente su livelli più impetuosi, con intense progressioni sonore. Il risultato è decisamente diverso da una classico ensemble jazzistico, tenendo anche conto che Douglas ha un approccio poco ortodosso ed imprevedibile. Non per questo, non mancano momenti improvvisativi più equilibrati in cui Caine sfoggia tutto il suo inconfondibile talento, in grado di unire intimamente, stilemi classici assieme a quelli moderni. In poco più di un’ora questi due straordinari artisti, fanno ben comprendere come sia importante l’empatia musicale, la capacità di saperla trasmettere al pubblico e infine sapersi divertire sempre autenticamente.
|
Uri Caine: Piano Data: 08/05/2014
|