Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Giovedì 31 Marzo 2011 13:29 Letto : 1857 volte
Musicalmente i binari percorsi sono quelli dell'esordio, una sorta di rock cantautorale levigato e spesso sussurrato (come nel caso dell'opener "Brucia") senza a dire il vero, nessun picco creativo particolare, riuscendo però lo stesso a confezionare un lavoro sincero ed onesto con qualche canzone davvero riuscita. Scisma, Baustelle ma sopratutto Paolo Benvegnù compongono la somma stilistica dei Colore Perfetto, ben sintetizzata in episodi come "Impercettibile" e la cupa "Come un'ombra", che flirta anche con la lentezza esecutiva del post rock, ma quando è la rabbia garage ad emergere con in "Cagna Fedele" che il tutto viene focalizzato al meglio. Altri episodi degni di nota sono sicuramente "Un Istante" e la strumentale e conclusiva "9 A.M., della durata di quasi 10 minuti ma che ci mostra un combo capace di suonare brani tesi e rarefatti di grande fascino. Sostanzialmente L'illusione del controllo è un album altalenante e discontinuo, dove lo scarto tra buono e meno buono è ancora ampio ma che dona all'ascoltatore qualche guizzo interessante, sopratutto quando i volumi delle chitarre si alzano e la proposta diventa più aggressiva. Nella speranza che in futuro la band umbra focalizzi al meglio il nostro sound, noi con la stessa sincerità la promuoviamo, anche se col minimo sindacale. 62/100
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David Pollini: Voce e basso Anno: 2011 Sul web: |