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Dalla non tanto fredda e nebbiosa Acqui Terme arrivano gli
Svart Vold (che in norvegese significa “Violenza nera”). La band sorge nel 2007, anno del loro primo demo intitolato The Black Poison che contiene quattro tracce potenti, il cui sound si evolverà nel secondo demo
Burning Memories. Dopo alcuni live per promuovere l’ultimo lavoro tornano in studio e concepiscono il loro debut album:
Spiritual Stronghold.
A differenza di altri gruppi che si ispirano ai freddi temi e sonorità del death metal nordico, negli
Svart Vold domina il calore sprigionato dalla voce growl, ma anche dalle tematiche affrontate. L’album si apre con una sorta di intro dal titolo
“100 people” in cui si intrecciano voci e notizie. Sonorità melodiche si caricano per lasciar spazio nella prima traccia vera e propria,
“Dead invain”, alla durezza delle chitarre che accompagnano il gioco di voci contrastanti, una growl e una prettamente scream. In seguito vi è
“Hanging revolution” che presenta già dalle prime battute un buon
working guitar dalle sfumature molto trash innestandosi in un ritmo che varia nel corso del brano. Rispetto alla song precedente
“Raping the triumph” si avvicina maggiormente al death classico presentando un drumming frenetico che si alterna, però, a riff melodici.
Con
“Fired mark” si ritorna un po’ alla componente trash che caratterizza lo stile degli
Svart Vold che non mancano di cantare parte di alcuni brani in italiano, dando così quel tocco personale che non fa mai male. All’interno del brano vi è un’alternanza di parti più tranquille e altre più energiche. Quest’ultime caratterizzano la successiva
“The final crusade” che si apre con un coro di chitarre che intonano una melodia arabeggiante. Con
“Invasion!” invece vi è un crescendo adrenalinico quasi senza sosta che crea un’atmosfera a dir poco opprimente, ma d’effetto, che si protrae in
“Time for the punishment”. La sezione ritmica cambia all’interno del brano
“Stalingrad”, che dura dieci minuti, dove l’atmosfera si fa più fredda e il sound viene arricchito da effetti sonori e da variazioni stilistiche,soprattutto nella parte centrale.
L’ultima canzone,
“My void”, ritorna un po’ al sound tipico degli
Svart Vold che, con questo album, hanno saputo combinare in modo sapiente diversi stili musicali e di certo non hanno annoiato l’orecchio dell’ascoltatore.
79/100
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Guido Pelizzari: Voce growl e scream Federico Cartolano: Basso e voce scream Marco Lazzarini: Chitarra Angelo Ciardiello: Chitarra Francesco Cartolano: Batteria
Anno: 2011 Label: Buil2Kill Records Genere: Death/Trash Metal
Tracklist: 01. 100 people 02. Dead invain 03. Hanging Revolution 04. Raping the triumph 05. Fired mark 06. The final crusade 07. Invasion! 08. Time for the punishment 09. Stalingrad 10. My void
   

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