Scritto da Fabio "Stanley" Cusano Giovedì 08 Settembre 2011 14:25 Letto : 2478 volte
Pochi fronzoli, chitarre spianate e ritornelli che si ficcano in testa sin dal primo ascolto, questa è la (piacevole) formula vincente delle "dita fumanti", ben evidente sin dall'opener "Old jack", un vero anthem southern stradaiolo e diretto, come nella migliore tradizione '70s del movimento. La somma stilistica della band è data dalla solita lista di nomi: Lynyrd Skynyrd, Allman Brothers, Black Crowes ecc.ecc., che confluiscono scorrevoli tra le graffianti parti di chitarra, le linee vocali curate e ruggenti ("The lover's e sopratutto nella bellissima "The good Countryside") e qualche ballata che in un contesto del genere non guasta mai ("Ride of love"). Ben prodotto e performato, Comunbus Way ha come obbiettivo primario quello di divertire senza chiedere sforzi d'attenzione particolari all'ascoltatore, un deja vu sonoro che convincerà da subito gli appassionati, che esulteranno dinnanzi alle atmosfere country western di "Over the line", ma che scopriranno anche il lato più rifelssivo dei Smokey Fingers in episodi come "Born to run" (quasi una sorta di grunge moderno) eseguito con grande passione e l'acustica "Sweet years", che non fa altro ricalpestare con delicatezza e rispetto le impronte della canzone tradizionale americana. Non mancano di certo tracce più manieristiche, non tutto il disco viaggia su standard qualitativi alti, ma è un difetto sicuramente di secondo piano quando si parla di un lavoro di debutto, sicuramente tollerabile, in virtù anche di una genuinità e sincerità compositiva evidente. In conclusione, Comungus Way è un debut album scorrevole e che ci riporta al rock sanguigno e di grande appeal come solo i maestri del genere han proposto, con qualche piccolo problema di personalità ma compatto e che non cerca mai l'ammiccamento melodico facile. Di questi tempi è già un punto d'inizio importante. 68/100
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Gianluca "Luke" Pertiniti: Voce Anno: 2011 |