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Magni Animi Viri
Heroes Temporis

Doppia recensione per "Heroes Temporis" dei Magni Animi Viri "Heroes Temporis", Magni Animi Viri, cosa è, chi sono ?
Giancarlo Trotta e Luca Contegiacomo sono due musicisti campani, di Battipaglia in provincia di Salerno, due musicisti di estrazione relativamente diversa: classica Giancarlo e Progressive Rock, Luca; due musicisti accomunati però dalla voglia di fondere mondi diversi, sonorità e sensazioni diverse, colori ed anime musicali che pur spesso incrociando il loro cammino rappresentano comunque due tipi e due impostazioni musicali alternativi.
Il loro incontro è l'incontro dei loro sogni, delle loro speranze e della loro grande capacità artistica, incontro che ha dato vita al progetto Magni Animi Viri.

Il risultato è questo magnifico disco intitolato "Heroes Temporis", un Opera Rock, un concept, una storia che narra le vicende di un uomo che attraverso il sogno, di cui però il protagonista si renderà conto solo alla fine, svegliandosi, riflette sugli avvenimenti della propria vita, aiutato in questo suo viaggio, in questa sua esplorazione attraverso la catarsi dell'io da un gruppo di cavalieri, gli "Eroi del Tempo", che "musicalmente" parlano al protagonista attraverso i cori.
Storia ad onor del vero molto simile nella struttura portante ad un altro splendido lavoro, quell'Equazione Umana, degli Ayreon di Arjen Lucassen ma qui vissuta senza particolari sensi di colpa da parte del protagonista, ed il cambiamento non rappresenta una passaggio dal male al bene, non rappresenta una esplorazione del proprio malanimo, della propria umana cattiveria ma è delucidazione, partecipazione, è una crescita, un evoluzione, la decisione di cambiare dopo aver conosciuto attraverso la "terapia del sogno" la vera essenza del proprio io, rapportato con il proprio vissuto e con la propria quotidiana esistenza..

Musicalmente si riscontra la vera essenza dell'incontro delle due anime in grado di far coesistere la parte classica, rappresentata da una grande orchestra sinfonica da una voce maschile impersonata da un tenore, con partiture musicali, ritmi e tempi tipicamente Rock, un Rock che svaria libero dal Prog all'Hard fino ai confini dell'Heavy Metal, il tutto poggiato su di una solida storia e su liriche dai contenuti tendenti più alla poesia ed alla rappresentazione letteraria che non alla semplice canzone ed arricchito da una palpabile vena pop devota alla tipica struttura della canzone italiana rappresentata in particolare dalla voce femminile di Ivana Giugliano una vena pop non banale, non scontata assolutamente non "festivaliera" ma al contrario molto intelligente ed imperniata sulla poetica profonda ed evocativa dei testi e sul pathos ed i molti colori dipinti della splendida voce di Ivana.
Un superbo esempio quindi di fusione di atmosfere classiche e ritmi Rock, una musica che in molti frangenti richiama la mitica "Trans-Siberian Orchestra" di "Beethoven's Last Night", specialmente per quel sapore epico che è una gradevolissima costante dei passaggi più Heavy dell'opera.

Giancarlo Trotta e Luca Cortegiacomo che si occupano della parti di pianoforte, tastiere e programmazione per questo loro impegno si avvalgono di collaborazioni di prim'ordine ad iniziare dalla Bulgarian Symphony Orchestra Sif. 309 diretta da Giacomo Simonelli, resa celebra dalla partecipazione ad un altra Opera Rock: "Dracula" della PFM, le cui partiture, sempre in primo piano, sono una delle colonne portanti dell'intera struttura musicale dell'opera insieme alle parti vocali affidate a
Francesco Napoletano che è la voce maschile, tenore della Fondazione Arena di Verona, autore di una interpretazione impeccabile, in particolare dando un colore medioevale alla parti epiche di "Heroes Temporis", ed alla già citata Ivana Giugliano, sue le parti più soft e più pop dell'album, parti che Ivana interpreta con calore arricchendole di pathos ed emozione.
Marco Sfogli emergente giutar hero italiano, già con James LaBrie alle chitarre e Roberto D'Aquino allo stick ed al basso valorizzano ulteriormente la componente italiana dell'ensamble.
Chiudono la parte musicale due guest internazionali di altissimo livello come Randy Coven, Steve Vai e gli ARK tra le sue più importanti collaborazioni al basso ed il batterista John Macaluso già con Yngwie Malmsteen, Alex Masi e gli ARK che è autore di un lavoro di drumming veramente di eccellenza con una pulizia di suono ed una precisione ottima.
Da citare anche la partecipazione di Simone Lorenzi alla chitarra acustica nel brano "Sai cos'è" e di Matteo Salsano che è la voce narrante.
L'ideazione e la composizione della parte letteraria è affidata al Prof. Pietro Ruggiero.

Non si può concludere questa recensione se non lodando le qualità di un disco ottimo, un disco che è in grado di soddisfare all'ascolto un pubblico variegato, comprendente sia chi dall'ascolto chiede solo una semplice "compagnia" musicale e sia chi invece chiede molto di più, un disco in grado di regalare emozioni musicali e liriche, un disco che sa essere accessibile ed al tempo stesso profondo ed impegnato, lineare e solenne, misurato ed enfatico, un disco che esalta le capacità artistiche, strumentali ed interpretative dei suoi attori principali.
Brividi, emozioni, musica, poesia, arte, tutto questo è "Heroes Temporis", questi sono i Magni Animi Viri.

85/100

di Salvatore Siragusa

 

«Un viaggio verso la conoscenza, la scoperta della realtà come illusione, il rock che incontra il classico, un’orchestra sinfonica e una progressive band per una nuova ed entusiasmante opera rock con grandi ospiti internazionali».

Nella presentazione di Heroes Temporis c’è un po’ il succo di un lavoro che si segnala come uno dei più ambiziosi realizzati negli ultimi anni in ambito progressivo: se la sfida è quella di far convivere rock e orchestra, i MAV (ovvero Giancarlo Trotta e Luca Contegiacomo, entrambi di Battipaglia) non si tirano indietro ed anzi rincarano la dose con la presenza di una voce narrante, di un tenore e di una sezione corale.

Ma prima ancora del contenuto musicale, colpisce la cura del packaging e del booklet, dal quale emergono nomi di assoluto rilievo come quelli di Randy Coven (basso) e John Macaluso (batteria), oltre all’imponente lista dei musicisti della Bulgarian Symphony Orchestra, qui diretta dal Maestro Giacomo Simonelli. Parlavamo di una sfida, di una scommessa, come la definiscono gli stessi autori: quella di fondere insieme il mondo rock e quello classico. Sfida antica, che, per rimanere in Italia, ha interessato negli anni artisti come New Trolls, Osanna, Rovescio della Medaglia, Banco e più recentemente anche la PFM. La strada intrapresa dai MAV è abbastanza chiara: mettere al centro dell’attenzione la melodia cantabile, orecchiabile, e sostenerla riccamente con la magniloquenza orchestrale, rinvigorita però dall’energia del gruppo rock.

Il risultato, pur denotando una buona coerenza agli intenti dichiarati, non mancherà di alimentare la discussione: l’interesse spiccato per la melodia sposta l’equilibrio delle composizioni verso un pastiche dal sapore quasi sanremese, in cui l’orchestra e il coro si limitano spesso a “gonfiare” delle canzoni dalla scrittura tutto sommato abbastanza semplice, andando a sovrastrutturare idee dal sapore spesso ingenuo ed elementare. Se da un lato questa soluzione lascerà perplessi gli amanti del rock sinfonico (anche perché il contributo del gruppo formato da Trotta, Contegiacomo, Sfogli, D’Aquino, Coven e Macaluso è relegato tutto sommato in secondo piano rispetto a quello dell’orchestra), Heroes Temporis ha il pregio di provare in questo modo ad aprirsi a un pubblico più ampio. Brani come Finché, grazie anche alla splendida interpretazione vocale di Ivana Giugliano, hanno tutte le carte in regola per guadagnarsi passaggi radiofonici e attenzione mediatica.

Peccato perché un filo di intraprendenza in più avrebbe giovato a un progetto pensato e realizzato con una professionalità encomiabile.


di Paolo Carnelli



Francesco Napoletano: Tenore (Fondazione Arena di Verona)
Ivana Giugliano: Voce (Giovanni Mauriello, N.C.C.P.)
Giancarlo Trotta: Pianoforte, tastiere, moog, fx, programmazioni
Luca Contegiacomo: Pianoforte, tastiere, moog, fx, programmazioni
Marco Sfogli: Chitarre (James LaBrie, John Macaluso, NCCP)
Randy Coven: Basso (Steve Vai, Mountain, ARK, C.P.R., Yngwie Malmsteen)
John Macaluso: Batteria (Yngwie Malmsteen, Vitalij Kuprij, Alex Masi, ARK, George Lynch)
Roberto D'Aquino: Basso, stick (Edoardo Bennato, Gigi D'alessio)
Simone Gianlorenzi: Chitarra acustica in "Sai cos'è"
Matteo Salsano: Voce narrante
Bulgarian Symphony Orchestra: Sif. 309 diretta dal M. Giacomo Simonelli
Ideazione e composizione della parte lettariaria Prof. Pietro Ruggiero

Anno: 2007
Label: MAV
Genere: Opera Rock

Tracklist:
01. Colonna Sonora
02. Heroes ...
03. ... temporis
04. Intus
05. Finchè
06. Pensieri
07. Tertia vigilia
08. Mai più
09. Desertanima
10. Vorrei
11. Come un falco
12. Uritur
13. Sai cos'è
14. Immenso
15. Fortis
16. Senza respiro
17. Outro
18. CS instrumental

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