Scritto da Salvatore Siragusa Venerdì 25 Settembre 2009 22:12 Letto : 3360 volte
Si tratta di un concept basato su di un monologo teatrale, alternato ai brani musicali, in cui il narrato di Antonio Ricco, che ricorda molto da vicino, per enfasi, tono ed atteggiamento narrativo il Jack Folla di Alcatraz, il "DJ nel braccio della morte" di Diego Cugia, si inserisce tra i vari brani, sette come detto, ed in cui risulta veramente difficile indicare i più convincenti, sette brani che sorprendono ad ogni ascolto, sette brani appaganti, dal riffing massiccio, ai giochi di voce - scream, pulito al sax de "L'alchimista", alla teatralità ed alla ricchezza emozionale e ritmica de "La Danza del Fuoco, senza dimenticare le tastiere, la chitarra e le digressioni Rock de "Il Pianto della Terra", o ancora la melodia, il pathos e la voce di Edera ne "Dell'uomo e del Vento", o gli ancor più complessi i giochi vocali de "Il Canto del mare" e ne "Le Illusioni del Vento, in cui allo scream di Marco Vitale si aggiungono la voce pulita di Giovanni Nptarangelo e quella di Edera, in un intreccio vocale molto bello; fino a chiudere questo ottimo lavoro con l'elaborata struttura di "Dal Mare alla Luna". E' facile constatare già dal primo ascolto come ogni brano è capace di riservare momenti assolutamente piacevoli e che in ogni brano si può facilmente trovare una sorpresa, un elemento nuovo ad ogni ascolto, tutto questo senza però mai lasciare trasparire la volontà di volere o dovere stupire a tutti i costi, i virtuosismi sono poco o nulla presenti in favore di un approccio più corale, epico ed emozionale, puntando maggiormente sulla complessità del songwriting generale che non al mero esercizio di stile. E' sempre questione di gusti ovviamente ma per quanto mi riguarda siamo dinnanzi ad un disco assolutamente convincente, ricco e cosa non da poco originale. Per tutti coloro cui piace godere della mescolanza di generi ed a cui non dispiace esplorare territori musicali non convenzionali. Tanto di cappello agli In Tormentata Quiete, dicevo che è sempre in fondo una questione di gusto personale, bene per i miei gusti un disco decisamente riuscito. 90/100
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Gianni Notarangelo: Voce Anno: 2009 |